TUSCANIA - Tuscania è una città antica, ricca di dominazioni e storia iniziata nell'Età del Bronzo sino a raggiungere il suo apice in epoca etrusca, diventando un’importante città stato e un fiorente centro commerciale, culturale e strategico.
Nel 2001 la rivista di settore 'Bell'Italia' mette in copertina Tuscania e le dedica un servizio intitolato 'Tuscania: Vista sul Medioevo', mettendo in risalto la ricchezza architettonica e storica de suo borgo, delle sue basiliche romaniche e di ciò che rimane dell'eredità etrusca.
Eppure, troppo spesso, le opere pubbliche all’interno dei centri storici vengono eseguite senza rispetto per le regole, che la città di Tuscania si è data con ben due regolamenti a tutela del decoro del centro storico, inseguendo la logica del risparmio facile e dell’inganno.
Un caso emblematico è quello del lastricato con sampietrini che caratterizza le vie del centro storico, uno degli elementi più caratteristici e identitari della città. Secondo i metodi tradizionali e corretti, i sampietrini devono essere collocati in verticale, vicinissimi uno con l’altro, cercando di lasciare il minor spazio di via di fuga per garantire il drenaggio naturale dell’acqua, maggiore stabilità e una durata nel tempo. Nell’ultimo anno invece, troppe ditte hanno lavorato nella nostra città per riparare le condutture dell’acqua o per stendere la fibra praticando lunghissimi e profondi scavi che sono stati poi riempiti, scegliendo la via più rapida e meno costosa, utilizzando cemento e catrame al posto della sabbia eliminando completamente i ciottoli. Una pratica gravissima, che snatura la pavimentazione storica, impedisce il filtraggio dell’acqua e provoca scivolamenti e pozzanghere nel cuore della città.
È il caso di via Oberdan, una tra le vie più importanti del centro Storico. Lo scorso 26 febbraio, dopo i lavori per portare la fibra alla sede del Poliambulatorio, lo scavo è stato ricoperto con del catrame. Nel mese di aprile Talete ha riparato una perdita di acqua nella conduttura e lo scavo non è stato più ripristinato.
Il M5S di Tuscania denuncia con forza che ciò che è stato fatto non solo in modo scorretto ma addirittura con l’uso del cemento e del catrame; un vero e proprio abuso, un atto contro la storia e l’identità della nostra città. Non si tratta di semplici errori: sono danni deliberati al patrimonio di Tuscania, che meritano condanna pubblica e assunzione di responsabilità da parte degli autori, di chi avrebbe dovuto controllare il perfetto ripristino a regola d’arte e degli amministratori che non perdono occasione per dichiararsi paladini del decoro e della bellezza del centro storico di Tuscania. Non è soltanto una questione tecnica, ma un vero e proprio scempio storico e culturale, una sottrazione di autenticità alla città. Per questo motivo proponiamo al Sindaco di creare un comitato di controllo, anche se sappiamo benissimo esistere un responsabile tecnico comunale che probabilmente non ha tempo da dedicare a questa attività e che venga effettuato un controllo reale sia da parte dei responsabili delle ditte esecutrici che da parte del Comune ai fini del ripristino del lastricato di sampietrini. Occorre inoltre, per il bene della nostra città, che le associazioni e i cittadini segnalino spontaneamente al Comune eventuali irregolarità e vigilino sulle opere, perché questo è un problema non solo pratico ma anche identitario. È un problema che riguarda l’intera comunità: l’immagine di Tuscania e la sua storia. Se Tuscania è nata con determinate caratteristiche, la sua storia ci insegna che deve rimanere fedele a sé stessa. Tutti i sampietrini eliminati o posati in modo scorretto devono essere ripristinati, restituendo dignità e autenticità al nostro centro.
Chi ha rovinato le vie, sparso cemento e catrame al posto dei sampietrini, ha rovinato un pezzo della nostra storia e ora è necessario che lo restituiscano alla città.