ROMA – Una notte che doveva essere di svago e leggerezza si è trasformata in un incubo per Guendalina Rodriguez, donna transgender originaria di Viterbo, vittima di una brutale aggressione avvenuta tra sabato 31 maggio e domenica 1° giugno nella capitale. Insieme a due amiche, anche loro transgender, è stata accerchiata, insultata, picchiata e rapinata da un gruppo composto da almeno dieci uomini, all’esterno dell’Imperatrice Club in piazzale delle Provincie, a due passi da piazza Bologna.
Guendalina si trovava a Roma per trascorrere la serata con le amiche, dopo aver partecipato a un evento danzante all’Eur. L’idea era di proseguire la notte in un locale aperto fino all’alba, dove le tre donne si erano recate per ballare e socializzare. Ma fuori dal locale le attendeva un’aggressione tanto improvvisa quanto feroce.
Il branco – secondo la ricostruzione dei fatti – avrebbe iniziato a insultarle già nei pressi del locale, usando frasi transfobiche e minacce violente. La situazione è precipitata quando una delle donne ha risposto agli insulti, provocando una reazione immediata e violenta da parte del gruppo. I dieci uomini si sono lanciati su di loro: calci, pugni e colpi al volto hanno colpito tutte e tre, che hanno cercato riparo come potevano.
Guendalina ha provato a fuggire, ma è stata inseguita, bloccata e scaraventata contro il muro del locale. Colpita ripetutamente al volto e strattonata per i capelli, è riuscita infine a trovare rifugio all’interno dell’Imperatrice Club, dove uno degli addetti alla sicurezza ha tentato di proteggerla. Anche le due amiche, una delle quali – Giulia Onofri – già vittima di una grave aggressione a sfondo transfobico avvenuta l’estate scorsa a Castiglione in provincia di Viterbo, sono state raggiunte, malmenate e derubate.
Il video del pestaggio, diffuso in rete da alcune pagine social, mostra la violenza dell’assalto: un uomo colpisce Guendalina con un pugno diretto al volto, facendola barcollare. Altri la prendono a calci, mentre lei cerca disperatamente di scappare.
Dopo i fatti, Guendalina si è recata al pronto soccorso, dove le sono state riscontrate contusioni multiple e una prognosi di otto giorni. Nella mattinata di lunedì, insieme alle amiche, si è recata al commissariato Villa Glori per sporgere denuncia. La polizia ha già avviato le indagini, cercando di risalire ai responsabili attraverso le testimonianze e le immagini registrate.
Questo episodio si aggiunge a una preoccupante serie di aggressioni a sfondo transfobico che continuano a verificarsi in Italia, nonostante le numerose richieste di intervento da parte delle associazioni LGBTQ+. Proprio nei giorni scorsi, la Gay Help Line – attiva con il numero 800 713 713 – aveva segnalato un incremento degli episodi di violenza e discriminazione verso persone transgender e omosessuali, chiedendo con forza l’approvazione di una legge a tutela delle vittime.
Guendalina, molto conosciuta anche sui social e in passato protagonista di qualche apparizione televisiva, è scossa ma determinata a denunciare l’accaduto non solo per sé, ma per tutte le persone che ogni giorno vivono con la paura di essere aggredite semplicemente per ciò che sono. La sua vicenda, purtroppo, è il riflesso di un clima ancora carico di odio, che chiama in causa non solo le forze dell’ordine ma anche la società civile.
L’aggressione, avvenuta nel cuore della movida romana, ha lasciato una ferita profonda. Per Guendalina, che ha sempre rivendicato con orgoglio la sua identità e le sue radici viterbesi, si tratta ora non solo di guarire dalle ferite fisiche, ma anche di ritrovare la serenità dopo una violenza che non avrebbe mai dovuto accadere.