TORINO - Due manifesti, degli oltre 200 esposti, insieme a guide ed oggetti simbolo, alla mostra “Visitate l’Italia! Promozione e pubblicità turistica 1900-1950” allestita a Torino (Sala del Senato di Palazzo Madama fino al 15 agosto 2025) sono dedicati alle Terme di Viterbo intorno alla metà degli anni Trenta, quando si completarono consistenti lavori di ristrutturazione dei vecchi impianti termali da parte dell’Opera Nazionale Dopolavoro (OND), tra cui la realizzazione della grande piscina, tuttora esistente a Terme dei Papi.
In quegli anni, vissuti in piena Belle époque, si svolsero intense campagne promozionali in favore del Belpaese ad opera soprattutto dell’Enit (1919) e del Touring Club Italiano (1894) tra cui una serie infinita di manifesti sulle principali attrazioni turistiche di cui la mostra torinese ci offre una colorita selezione curata da Dario Cimorelli (Editore del catalogo) e Giovanni C. F. Villa con l’allestimento di Emilio Alberti e Mauro Zocchetta e le illustrazioni di artisti stellati tra cui Leopoldo Metlicovitz, Marcello Dudovich e Ettore Tito. Si scopre in un affascinante cammino, l’evoluzione del manifesto turistico, dalle origini al dopoguerra. Non solo località termali, ma anche spiagge, città d’arte e mete simboliche. Un viaggio nell’immaginario collettivo che svela come il turismo abbia trasformato l’Italia in un mito globale.
Da lì a poco sarebbero sorti in ogni capoluogo di Provincia gli Enti Provinciali per il Turismo (1936) con il compito di coordinare le varie attività sui territori locali. Viterbo, come si vede, si faceva largo in quegli anni soprattutto con il suo assetto termale le cui acque erano apprezzate ovunque. Erano gli anni della carta: manifesti, volantini depliants, guide turistiche ed altro che oggi nell’era dei social guardiamo e sfogliano nelle bancarelle “vintage” con sguardi distratti ma curiosi.