VITERBO - Nella suggestiva cornice dell’Ombre Festival, si è tenuta ieri sera la presentazione del nuovo libro di Tiziano Scarparo, dedicato a un tema sempre più centrale nel dibattito sul benessere: il digiuno intermittente.
Un incontro partecipato e denso di spunti, moderato dalla giornalista Cristina Pallotta, che ha saputo guidare il pubblico in un viaggio tra scienza, consapevolezza alimentare e trasformazione personale.
Scarparo, ha voluto sfatare luoghi comuni e stereotipi sul digiuno intermittente, sottolineando sin da subito che non si tratta di una dieta, ma di un vero e proprio stile di vita, sostenibile nel tempo e compatibile con le esigenze quotidiane.
«Non si parla di privazione, ma di equilibrio», ha spiegato l’autore. Il focus del volume è il protocollo 16:8, che prevede 16 ore di astensione dal cibo e 8 ore di alimentazione consapevole, adattabile ai diversi ritmi di vita e ai bisogni individuali. Una pratica che – se applicata con criterio e supporto medico – può apportare benefici non solo sul peso, ma anche sulla qualità del sonno, l’energia mentale, l’infiammazione sistemica e il metabolismo.
«Il digiuno è uno strumento, non un fine. È un invito a ristabilire una connessione più sana con noi stessi», ha affermato, evidenziando anche il ruolo fondamentale dell’educazione alimentare nel contesto sociale attuale.
Il libro di Tiziano Scarparo è già disponibile nelle principali librerie e piattaforme online, e promette di diventare un punto di riferimento per chi desidera avvicinarsi in modo consapevole al mondo del benessere integrato.