ANNO 15 n° 351
Tentato omicidio col machete a Civita Castellana, il gip boccia il patteggiamento
Ritenuta inadeguata la pena concordata di cinque anni. Le gravi ferite della vittima al centro della decisione del giudice
17/12/2025 - 11:19

CIVITA CASTELLANA – Niente patteggiamento. È quanto deciso ieri dal gip Rita Cialoni, che ha negato l’accordo raggiunto tra la procura e la difesa per i due imputati marocchini di 31 e 37 anni, accusati del tentato omicidio di un 27enne tunisino. I fatti risalgono al 16 marzo scorso, quando davanti al ristorante “La Giaretta”, a Civita Castellana, il giovane fu aggredito con un machete.

Il giudice ha ritenuto non congrua la pena di cinque anni di reclusione concordata dalle parti, alla luce delle modalità dell’aggressione e della gravità delle ferite riportate dalla vittima, assistita dall’avvocato Walter Pella. Il 27enne ha riportato lesioni gravissime: un polmone e il diaframma perforati, danni all’emitorace destro, fratture alle costole e alla scapola, oltre a una profonda ferita che dalla zona lombare arrivava fino al basso ventre. In particolare, la lama avrebbe perforato anche il colon.

Alla luce del rigetto del patteggiamento, il procedimento tornerà in aula a gennaio per l’assegnazione a un altro gip, davanti al quale si discuterà l’eventuale accesso al rito abbreviato.

Parallelamente prosegue il procedimento a carico degli altri due presunti aggressori, marocchini di 24 e 27 anni, comparsi a novembre davanti al collegio per la brutale aggressione avvenuta in via Ferretti, ai danni dello stesso 27enne tunisino e di un connazionale di 22 anni. In apertura d’udienza, il difensore degli imputati, l’avvocato Luigi Mancini, ha sollevato una questione preliminare, rilevando l’invalidità del decreto di giudizio immediato per la mancata traduzione in lingua araba, che avrebbe impedito a uno degli imputati di comprendere la possibilità di accedere a riti alternativi in assenza di un interprete.

Il pm Massimiliano Siddi, in sostituzione della collega Paola Conti, ha ritenuto fondata la richiesta difensiva. Il collegio ha accolto l’istanza, rinviando l’udienza a gennaio, quando la difesa comunicherà se gli imputati sceglieranno di procedere con riti alternativi, come il patteggiamento o il rito abbreviato.






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