ANNO 15 n° 275
Tarquinia Capitale Italiana della Cultura 2028, presentato il dossier al MIC
Un progetto ambizioso e visionario, dal titolo 'La cultura č volo', promosso dalla Cittā di Tarquinia e da DMO Etruskey ETS con i 12 Comuni che ne fanno parte
02/10/2025 - 16:28

TARQUINIA - Tarquinia ha ufficialmente presentato la propria candidatura a Capitale Italiana della Cultura per il 2028. È stato, infatti, depositato presso il Ministero della Cultura il dossier dal titolo 'La cultura è volo. Un territorio che genera futuro. Dall'eredità alla visione', coordinato e curato da Lorenza Fruci con Sabina Angelucci, Luca Gufi, Federica Scala.

«Si tratta di un traguardo importante, raggiunto grazie ad un progetto che intreccia storia, comunità, paesaggio ed innovazione e che ha le fondamenta poggiate su una solida ed identitaria eredità lasciata a noi dagli Etruschi. Una cultura millenaria che unisce tutte le Città del territorio e che vede nel Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (PACT), con le sue Necropoli riconosciute sito UNESCO nel 2004, il punto di partenza di un 'volo' che speriamo sia lungo e trionfale» dichiara Francesco Sposetti, sindaco di Tarquinia.

La candidatura di Tarquinia a Capitale Italiana della Cultura 2028 è un'iniziativa di rete che coinvolge 12 Comuni (Allumiere, Barbarano Romano, Blera, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Ladispoli, Montalto di Castro, Monte Romano, Santa Marinella, la stessa Tarquinia e Tolfa), associati nella DMO Etruskey, che mira a trasformare il patrimonio culturale e ambientale dell'Etruria Meridionale in una piattaforma di crescita sostenibile e condivisa, dove comunità, territori e nuove generazioni diventano protagonisti di un futuro innovativo.

«Il progetto propone un modello di 'Capitale della Cultura Diffusa', capace di superare la concentrazione degli eventi in un unico luogo per programmare attività culturali, progetti e opportunità su tutto il territorio, così da trasformarlo in una destinazione culturale di rilievo internazionale a nord di Roma» dichiara Letizia Casuccio, presidente di DMO Etruskey.

Elemento strategico della candidatura è la collaborazione tra pubblico e privato, che rafforza il sistema territoriale attraverso il coinvolgimento di istituzioni, imprese, associazioni e operatori culturali. Questo approccio consente di integrare risorse, competenze e reti, generando nuove forme di partenariato e garantendo la sostenibilità economica e organizzativa delle iniziative. La validità e l'ambizione della candidatura sono sostenute da una solida rete di partner istituzionali, tra cui MiC, Mit e Regione Lazio, che credono in un futuro basato sull'eredità di un passato straordinario.

La genesi del titolo

Il titolo della candidatura, 'La cultura è volo', è una metafora evocativa che ci introduce sia alla profonda visione etrusca sia all'ispirazione letteraria. Gli Etruschi, osservando il volo degli uccelli per trarne auspici, dimostrarono un rapporto sostenibile e armonico con il paesaggio. Il volo ricorda anche i Cavalli Alati, simbolo della città di Tarquinia, esposto nel Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, gli uccelli in volo dipinti sulle pareti della Tomba della Caccia a della Pesca nella Necropoli dei Monterozzi nel Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (PACT) e la caratteristica avifauna nella Riserva Naturale delle Saline di Tarquinia e in molte altre aree del territorio; ma evoca anche i versi della famosa poesia I gabbiani del poeta tarquiniese Vincenzo Cardarelli, dove il riferimento al 'perpetuo volo' è sinonimo di vita infinita e quindi di futuro, il futuro di una comunità che crede nella cultura come volano di crescita di un territorio, un territorio la cui storia è stata segnata dal volo degli uccelli e che nel volo degli uccelli può continuare a interpretare gli auspici del futuro come hanno insegnato gli Etruschi.

I 4 cluster del programma

Il programma culturale di Tarquinia Capitale Italiana della Cultura 2028 si svilupperà seguendo 4 cluster tematici che evocano l'interpretazione del volo degli uccelli e il loro movimento: alzando gli occhi al cielo potremmo, infatti, individuare scene in movimento, trame di sapere, orizzonti che camminano e tradizioni narranti. 

Il palinsesto è costruito come una rete di esperienze che valorizzano il patrimonio storico, artistico, naturale e umano del territorio e sono pensate per rispondere alle sfide della contemporaneità, mettendo in connessione passato, presente e futuro, con lo sguardo aperto verso il Mediterraneo e l'Europa. Le iniziative si basano su una visione di rivitalizzazione territoriale, che intende generare un impatto concreto sull'intera area che vada oltre il 2028.

Un percorso partecipato

Il cammino verso la candidatura è stato un processo collettivo e inclusivo: i cittadini sono stati coinvolti in una serie di incontri pubblici durante i quali hanno potuto proporre idee, proposte concrete, competenze e sensibilità per lo sviluppo culturale e turistico del territorio, attraverso un confronto diretto e la compilazione di un questionario. È stata un'occasione unica per contribuire attivamente alla definizione della visione culturale del territorio e rafforzare la candidatura condivisa a Capitale Italiana della Cultura 2028.

I testimonial di “Tarquinia capitale italiana della cultura 2028”

La candidatura é stata accolta con entusiasmo anche da personaggi noti che da tempo hanno scelto di trasferirsi nel territorio o che qui sono nati e cresciuti e che, con amore, hanno accettato di esserne testimonial. Si tratta del celebre regista e sceneggiatore Marco Bellocchio; del critico e produttore cinematografico Marco Müller; della pluripremiata montatrice cinematografica Francesca Calvelli; dei campioni di surf Marta Begalli e Leonardo Fioravanti.

I prossimi passi

Con la presentazione del Dossier, si è aperta la seconda fase della procedura di selezione che culminerà il prossimo 18 dicembre, con l'individuazione dei progetti finalisti. A marzo 2026 i Comuni ammessi presenteranno pubblicamente il proprio progetto davanti alla giuria presso una sede ministeriale e a fine mese (il 27 marzo) sarà proclamata ufficialmente la città vincitrice del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028.






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