ANNO 15 n° 328
Tarquinia, conclusa la transazione tra Talete ed il Comune
Il sindaco Francesco Sposetti: “È il risultato di un lavoro tecnico svolto dagli uffici comunali, supportato da pareri chiari, completi e pubblici”
24/11/2025 - 15:49

TARQUINIA – “La transazione tra Talete e Comune di Tarquinia non è un colpo di testa politico, né un atto improvvisato. È il risultato di un lavoro tecnico svolto dagli uffici comunali, supportato da pareri chiari, completi e pubblici: l’Ufficio Contenzioso, il Settore Finanziario e soprattutto il Collegio dei Revisori dei Conti hanno espresso un parere pienamente favorevole, riconoscendo la correttezza giuridica, la convenienza economica e l’interesse pubblico dell’operazione. In questi giorni abbiamo letto ricostruzioni fantasiose, insinuazioni e giudizi sommari. È necessario riportare il confronto sul terreno della verità, perché a differenza di chi costruisce polemiche, noi possiamo permetterci un lusso: dire esattamente come stanno le cose, basandoci sugli atti. Chi parla di “mancanza di trasparenza” dimentica — o finge di dimenticare — che ogni documento è regolarmente pubblicato e consultabile da chiunque.

La verità è che il Comune recupera integralmente il proprio credito, trasformandolo da cifra incerta e contestata a somma certa, liquida ed esigibile. Non un euro è stato cancellato. La transazione permette di chiudere una vicenda che altrimenti avrebbe richiesto dieci anni di giudizio, con costi legali elevati e rischi concreti di soccombenza, come gli uffici hanno spiegato nero su bianco. È un atto di responsabilità verso il bilancio comunale e verso i cittadini, non certo una “resa” come qualcuno vorrebbe far credere. Stupisce poi che qualcuno oggi giudichi lacunoso un atto che, quando sedeva al tavolo di governo, ha approvato senza esitazioni. L’assessora di AVS in Giunta ha votato favorevolmente la delibera, salvo poi cambiare opinione una volta passata all’opposizione. Anche questo è un dato di fatto, scritto negli atti.

E stupisce ancora di più leggere accuse gravissime, come quelle sulle “assunzioni chiacchierate”. Dichiarazioni di questo tipo non appartengono alla dialettica politica ma alla diffamazione. Chiediamo pubblicamente al consigliere comunale Renato Bacciardi di chiarire a quali assunzioni si riferisca, chi avrebbe assunto chi, dove e con quale ruolo. Perché le allusioni senza fatti non sono coraggio, sono solo fango. Per quanto riguarda le parole dell’ex sindaco Mauro Mazzola, è corretto ricordare che rispettare la legge è sempre stato — e resta — un dovere imprescindibile per qualsiasi amministrazione. Ma scegliere di entrare nel capitale di Talete, ormai realtà consolidata e partecipata da quasi tutti i Comuni della provincia, comporta oggi una responsabilità ulteriore: tutelare i cittadini, garantire equilibrio al Comune e contribuire alla stabilità della stessa Talete, di cui anche Tarquinia è parte socia con il suo 5,51%.

Non è più il tempo delle battaglie ideologiche o delle letture parziali: ora bisogna governare i rapporti con la società idrica con serietà, trasparenza e visione, perché quando si è soci la responsabilità non si delega — si esercita. Nessuno dunque riscrive la storia. Semplicemente, a differenza di chi oggi parla dalle retrovie, noi abbiamo il compito di chiudere i conti, garantire equilibrio finanziario e mettere in sicurezza il Comune. La transazione è un atto serio, legittimo e vantaggioso per Tarquinia. Lo dicono gli uffici. Lo dicono i revisori. Lo dicono gli atti. La propaganda, invece, dice molto su chi la fa e nulla sul merito.

Sottolineiamo come in questi giorni stanno circolando cifre di ogni tipo, mescolate e rilanciate senza alcun criterio. È bene chiarire una volta per tutte che esiste una differenza sostanziale tra il debito netto realmente dovuto e il totale comprensivo di IVA: due cose diverse, che non possono essere confuse né usate per fare propaganda. Tarquinia merita un confronto basato sui fatti, non sulle ombre e sui sospetti. Noi continueremo ad amministrare con responsabilità e trasparenza, mentre altri continueranno con i titoli ad effetto. Le differenze, ormai, sono sotto gli occhi di tutti”.






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