ANNO 15 n° 173
Talete, trasformazione in azienda speciale: focus in commissione consiliare
Genova:”Architettura e norme gestionali troppo complesse”. M5S e RC:”Non si corrono rischi per la finanza pubblica”
Alessandra
28/10/2022 - 07:12
di Alessandra Sorge

CIVITA CASTELLANA -  Si è tenuta ieri in terza commissione la riunione voluta dalla maggioranza per discutere e approfondire gli aspetti tecnici circa la mozione avanzata da Rifondazione e Movimento 5 stelle relativa alla trasformazione della Talete in azienda speciale. Riunione in cui è stata richiesta la presenza dell'amministratore unico Salvatore Genova e del tecnico Ato, l'ingegnere Daniele. Assente il presidente dell'Ato Alessandro Romoli.

'Con questa proposta chiediamo il passaggio da una Spa a una società di diritto pubblico - ha esordito il capogruppo di rifondazione Yuri Cavalieri - così come sancito dalla volontà popolare nel referendum del 2011. Ma oggi siamo chiamati ad una scelta seria, e cioè decidere se far gestire l'acqua dai nostri cittadini, ovvero dai nostri amministratori, o dalle multinazionali, il cui scopo sarà sicuramente quello di trarre profitto e certamente non quello di salvaguardare gli interessi della popolazione'.

Gli fa eco Valerio Biondi, del M5S, sottolineando la bontà dell'iniziativa dal punto di vista pubblicistico:'in virtù del fatto che la corte costituzionale si è già espressa, ed applicando il principio del Full cost recovery, gli enti non correrebbero rischi dal punto di vista della finanza pubblica'.

Brunelli, Pd, punta dritto al sodo e incalza i promotori. Il primo quesito riguarda il tempo. Quanto tempo serve a Talete per la trasformazione in soggetto di diritto pubblico? Seguito da un timore, cioè quello che successivamente alla modifica societaria, i bilanci saranno più esposti da un punto di vista patrimoniale. 'La nostra volontà - ribadisce Brunelli - è quella di non far fallire Talete, senza dimenticare le conseguenze sui fornitori e sui lavoratori'.

E' il momento di Genova, che dopo aver ascoltato in religioso silenzio gli interventi della minoranza (tra cui quello di Bengasi Battisti, da sempre in prima linea per la liberalizzazione dell'acqua) critica la virata politica e torna a sottolineare le criticità in cui versa Talete:'Non servono soluzioni politiche per salvare la società, ma un piano di ristrutturazione serio e concreto. Nel piano di ricapitalizzazione che presenterò a breve ci saranno numeri pesanti, con perdite d'esercizio che supereranno il patrimonio netto della società. Questo significa che i sindaci dovranno fare delle scelte e i rincari dell'8% non basteranno. Oggi Talete fa fronte alla morosità, ma un'azienda speciale deve immediatamente mettere un pareggio e coprire le spese con strumenti finanziari'. L'architettura e le norme gestionali di una azienda speciale, secondo Genova, sembrerebbero particolarmente complesse senza considerarne le criticità, come ad esempio qualsiasi iter che dovrà passare per 60 consigli comunali, il che comporterebbe inevitabili rallentamenti nelle scelte operative.

Nel botta e risposta tra le parti si è infine approfondita tutta una serie di aspetti puramente tecnici e legislativi esaminati dall'ingegnere Daniele.

Al termine della discussione Biondi e Cavalieri tirano le somme:'Ci riteniamo soddisfatti di come sia andata la commissione in quanto la parte tecnica non ha sottolineato motivi ostativi ne giuridici ne finanziari per bocciare la mozione e nessun gruppo ha espresso parere contrario alla proposta protocollata'.

Mentre il primo cittadino specifica: 'Sono d'accordo nel richiedere uno studio di fattibilità, anche se il parere richiesto dall'amministratore descrive chiaramente tutti i limiti operativi e di obblighi finanziari di accantonamento di risorse da parte dei comuni'.

Valerio Biondi e Yuri Cavalieri






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