ANNO 15 n° 227
Talete, riconfermato Salvatore Genova: la denuncia di Rifondazione Comunista
Il voto all'unanimitą dei sindaci: 'sembra quasi un insulto alle sofferenze subite negli ultimi tempi dalla popolazione'
13/08/2025 - 10:24

VITERBO - Dopo disservizi di ogni tipo, assenza di provvedimenti strutturali contro una vergognosa dispersione idrica, che sfiora la metà di ciò che viene captato, Salvatore Genova l’amministratore unico della Società Per Azioni “Talete” è stato riconfermato, su proposta del Presidente della Provincia Romoli.

Il voto all’unanimità dei sindaci, con l’astensione del sindaco di Vasanello e qualche assenza strategica, sembra quasi un insulto alle sofferenze subite negli ultimi tempi dalla popolazione del Viterbese per le carenze idriche, i disservizi, la presenza dell’arsenico, il caro bollette. Un insulto rivolto ai propri cittadini e cittadine, che nel corso di questa estate rovente hanno espresso in varie forme un dissenso profondo proprio rispetto alla gestione di “Talete”.

Un insulto perpetrato proprio da Romoli, che è arrivato a dichiarare: “... nessuna conflittualità. In altri tempi, cinque o sei anni fa, ci saremmo accapigliati. Invece, registro una compostezza, indice di maturità da parte della classe politica”.

“Una compostezza” Che dice molto della connivenza di centrodestra e centrosinistra, che non a caso governano insieme la Provincia, che non a caso apprezzano, della gestione Genova, l’obbligo dell’ingresso di tutti i Comuni nella S.p.a provinciale, con le note conseguenze dell’aumento vertiginoso delle bollette, per poi consegnare “Talete” a una gestione ancora più privatistica a livello regionale. Intanto, secondo Genova - la gara per l’ingresso dei privati in “Talete” sta entrando nel vivo – Il 40% delle azioni verranno vendute a privati, che entreranno nella S.p.a. non certo come benefattori, ma investitori che si attendono profitti dall’operazione. A detta di Romoli non sarebbe arrivata nessuna proposta diversa in assemblea da chi sostiene una gestione tutta pubblica, così il Presidente della Provincia mette in evidenza la frattura profonda tra gli interessi della cittadinanza e di chi dovrebbe rappresentarla. Una vergogna non solo per la riduzione a merce del principale dei beni comuni fondamentali, ma anche per la democrazia.

Per Rifondazione Comunista la battaglia per l’acqua pubblica non è conclusa, sia chiaro!

Loredana Fraleone – segretaria della federazione di Rifondazione Comunista di Viterbo.






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