ANNO 15 n° 196
Stessa spiaggia, stesso mare: sul litorale tarquiniese poco č cambiato
Un anno dopo, tra plastica e piccoli gesti di speranza
Serena
14/07/2025 - 06:51
di Serena D'Ascanio

TARQUINIA - A distanza di dodici mesi dall’ultima fotografia scattata sul litorale di Tarquinia, la scena è rimasta, in gran parte, identica: stessa spiaggia, stesso mare, stesse abitudini. E gli stessi problemi.

Lo scorso anno avevamo raccontato la storia di Francesca Arca, politica ternana che aveva colto, in un semplice gesto – una coppia che durante la notte di Ferragosto raccoglieva i rifiuti lasciati sulla sabbia di Riva dei Tarquini – il segnale di un cambiamento di mentalità, una nuova attenzione all’ambiente soprattutto tra i più giovani. Oggi, a un’estate di distanza, quell’episodio sembra quasi un’eccezione più che una regola consolidata.

Se è vero che qua e là si notano piccole buone pratiche – i sacchetti pieni di lattine accantonati ordinatamente, qualche famiglia che porta via le bottiglie di plastica – la fotografia d’insieme resta preoccupante. Le sponde del fiume Fiora, nel tratto che separa Tarquinia da Montalto di Castro, continuano a essere disseminate di rifiuti, plastica e resti di picnic che nessuno si è preso la briga di raccogliere.

Tra i bagnanti regna una sorta di rassegnazione: si scrollano le spalle, scuotono la testa e ripetono “È sempre così”. E così, mentre l’acqua continua a lambire la sabbia dorata, le buone intenzioni si perdono spesso nei discorsi più che nei gesti concreti.

“Bisogna continuare a insistere – ha ribadito anche quest’anno Francesca Arca – perché ogni piccolo gesto di responsabilità può innescare un effetto a catena. La vera sfida è far capire alle nuove generazioni che la spiaggia non è una discarica temporanea da cui fuggire a fine giornata”.

Perché cambiare, forse, non è impossibile. Ma richiede la costanza di un’onda che, stagione dopo stagione, torni a battere sulla stessa riva, fino a levigare le cattive abitudini di sempre.






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