ANNO 15 n° 254
Startup viterbese LivGemini tra i finalisti del premio “Top of the PID”
Geronzi: ' Progetto Venus, usa l’IA per supportare i cardiochirurghi nella diagnosi e nella pianificazione degli interventi'
11/09/2025 - 07:03

 

di F.M.R.

VITERBO - Parla uno dei tre cofondatori dell’azienda viterbese LivGemini, tra i finalisti del prestigioso premio nazionale 'Top of the PID' con il software Venus, un'innovazione straordinaria per la sanità digitale.

Questo strumento utilizza l'Intelligenza Artificiale per creare uno scanning dell'aorta dei pazienti, aiutando così i chirurghi a pianificare interventi complessi con maggiore precisione e accuratezza. Un progetto che dimostra il potenziale innovativo della Tuscia nel campo della tecnologia e della salute.

Il 28enne ingegnere biomedico e cofondatore della startup LivGemini Leonardo Geronzi, tra i migliori under 30 d'Italia, si dice orgoglioso e soddisfatto. Insieme a lui hanno contribuito anche gli altri due cofondatori e ingegneri biomedici Andrea Baldini e Marco Biancolini che insieme hanno dato vita all’azienda.

“L’idea, nata dalla mia tesi di dottorato, si è trasformata in realtà grazie all’affiancamento e alla collaborazione di persone competenti ed esperte quanto me, con le quali abbiamo portato avanti il progetto portandolo ad un livello imprenditoriale.” Sottolinea Geronzi.

“Siamo molto emozionati e soprattutto contenti di rappresentare la Tuscia perché rappresentiamo l’unica realtà nel viterbese in questo settore. Rappresentiamo infatti la Camera di Commercio di Viterbo e di Rieti, e ci facciamo forti del messaggio che anche nel viterbese ci si può rinnovare nel digitale, nelle tecnologie e nell’intelligenza artificiale applicata alla sanità.'

Ma cosa è nello specifico il software Venus?

“Oggi alcune patologie cardiovascolari richiedono che il radiologo o il cardiochirurgo, a seconda di chi si occupa della scansione delle immagini, debbano controllare le tac per individuare l’organo e studiarlo attraverso immagini 2D per produrre un report finale destinato poi all’operazione, con tempi che si aggirano intorno alla mezz’ora. Il software Venus invece crea in automatico un’analisi delle immagini, che attraverso l’applicazione dell’intelligenza artificiale crea un modello in 3D dell’organo ed in particolare dell’aorta, fornendo così al medico un report strutturato sui dettagli della patologia aortica, oppure evidenziando una assenza di patologia. Sarà comunque il medico ad interpretare quei dati, perché il nostro software vuole essere soltanto a supporto della diagnosi. – conclude poi aggiungendo- Venus non vuole sostituire il medico, ma vuole affiancarlo con uno strumento potenzialmente importante.”

“Il software ha già iniziato una prima fase di test in ambiente ospedaliero. Già alcuni ospedali lo stanno testando, tra cui alcuni in Germania e il policlinico di Tor Vergata con cui lavoriamo. In passato abbiamo collaborato anche con l’ospedale di Massa, molti ospedali in Francia, principalmente a Rennes, Dijon e Tolosa, le principali città francesi con le quali collaboriamo. Abbiamo diverse realtà che hanno chiesto sia il nostro software sia i nostri servizi.”

Quali sono effettivamente le potenzialità?

“Sarebbe interessante estendere il software ad altri distretti anatomici, al fine di valutare altre patologie, non soltanto quella relativa all’aorta toracica, spostandoci anche all’aorta addominale o alcune patologie a livello coronarico, di vasi sanguigni che portano il sangue al cuore. Un avanzamento dunque che potrebbe essere fatto su nuovi distretti. Un miglioramento che sicuramente può essere fatto è quello in relazione alle informazioni che l’intelligenza artificiale può fornirci. Oggi infatti il software ci fornisce informazioni su come effettuare al meglio la diagnosi, ma stiamo lavorando anche sulla possibilità che l’intelligenza artificiale ci aiuti e ci suggerisca una possibilità di intervento migliore. Questo vuol dire testare dei modelli di intelligenza artificiale su soggetti già operati e con parametri inseriti dai medici su quei pazienti già trattati. Questa mole di dati può far sì che a partire da un certo numero di soggetti operati il software, avendo acquisito esperienza sui pazienti precedentemente trattati, possa stilare un planning preoperatorio più rapido e preciso.”

“Il miglioramento a cui ambiamo è il supporto al planning preoperatorio, oltre al supporto la diagnosi.”

Le imprese vincitrici e quelle che riceveranno una menzione speciale avranno poi l’opportunità di partecipare alla cerimonia di premiazione nell’ambito del Maker Faire Rome 2025, che si svolgerà a Roma dal 17 al 19 ottobre 2025, la manifestazione nazionale dedicata ai temi dell’innovazione e del digitale.

Un progetto ambizioso, importante e che potrà migliorare la sanità e la vita non soltanto dei pazienti, ma anche quella dei medici. Questo progetto dimostra la grande capacità di giovani ragazzi che come Geronzi si sono messi in gioco, e soprattutto mette in evidenza la crescente potenzialità della Tuscia nel settore delle tecnologie e della sanità.

E' possibile votare a questo link: https://www.puntoimpresadigitale.camcom.it/competenzedigitali/venus?fbclid=IwY2xjawMvXGlleHRuA2FlbQIxMAABHspD8ubLfGAAR2zhAZ73y_JO1jYRb4Yvl6Ns9l4RXLwyizFHnEvSjxx8SM61_aem_3hGI7WPZbULDipLw25DoMA

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