ANNO 14 n° 120
''Sotto alle macerie
per quasi 5 ore''
Enzo e Lina Desideri, la coppia viterbese scampata al crollo della loro casa
26/08/2016 - 02:00

VITERBO - (i.m.) Hanno finalmente riabbracciato i propri cari i due coniugi viterbesi che si sono salvati dal crollo della propria casa ad Amatrice dopo il forte terremoto della notte del 24 agosto.

Si trovavano nel paesino in provincia di Rieti per trascorrere le vacanze estive come facevano ogni anno. La tranquilla notte del 24 agosto si è trasformata in un incubo per Enzo Desideri e la moglie Lina Meucci, che hanno visto crollare il soffitto della camera in cui stavano dormendo. Fortunatamente un armadio ha creato per loro uno spazio protetto dalle macerie, in cui potevano respirare. Con loro avevano anche una grande bombola d'ossigeno, utilizzata da Enzo per una patologia di cui soffre, e il cellulare della donna grazie al quale i due hanno segnalato la loro presenza al 112 e al 118 sotto le rovine dell'abitazione. 

Sempre tramite telefono sono stati costantemente in contatto con il parroco di Villanova, don Emanuele Germani, che ogni mezz'ora li chiamava per rassicurarli e fare loro compagnia. La figlia Chiara è invece subito partita alla volta di Amatrice per andare a soccorrere i genitori.

''Siamo dei miracolati nel vero senso della parola - racconta Lina Meucci -Della nostra bella casa non rimane più niente, è stata cancellata, spazzata via dalla terribile scossa. Una cosa da non credere il boato che abbiamo sentito, mentre tutto tremava e i calcinacci che hanno cominciato a cadere sulle nostre facce poco dopo. Quando le pietre e la polvere ci stavano arrivando in testa abbiamo pensato che era finita e che era giunto per noi il momento di morire''.

''Mio marito ha bisogno dell'ossigeno - continua la donna - e la bombola che si trovava in fondo al letto, nel quale poco prima dormivamo tranquilli, ha sostenuto il peso dell'armadio della stanza che ci ha coperto dai massi crollati. Ho subito chiamato i soccorsi con il cellulare che fortunatamente avevo con me e quindi ho contattato mia figlia Chiara, ricevendo poi le chiamate rassicuranti di don Emanuele Germani che ci ha tenuto compagnia in quelle ore''.

''Siamo rimasti sotto le macerie dalle 3.36 alle 8 - aggiunge Lina -, quando finalmente dei soccorritori volontari ci hanno tirato fuori. Mio marito Enzo ha ricevuto subito le prime cure mediche presso il campo sportivo, mentre io sono stata visitata lì vicino''.

''Siamo stanchi, tanto emozionati e sconvolti - conclude la donna -. Un qualsiasi minimo rumore ci fa sobbalzare, ci vorrà un po' per riprendersi. Ma siamo fiduciosi, preghiamo e ringraziamo Dio, Santa Rosa e il patrono di Amatrice che ci hanno protetto''.

Sotto le macerie di quella che era la loro casa ad Amatrice si trova ancora una cugina dei coniugi viterbesi, mentri altri parenti che soggiornavano con loro sono stati tirati fuori dai volontori che nelle prime ore subito dopo il terremoto si sono messi a lavoro.

Nella notte di ieri Enzo e Lina sono tornati a Viterbo dove hanno potuto riabbracciare i propri familiari e ricevere le prime cure dal loro medico di base. Confortanti anche dalla visita di don Emanuele Germani e dalla telefonata del vescovo Lino Fumagalli, che ha espresso tutta la propria gioia per il loro rientro e i suoi sentiti auguri per il futuro.





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