ANNO 14 n° 120
'Soluzioni per scongiurare la privatizzazione di Talete bocciate dalla maggioranza'
Non passa in consiglio comunale la mozione di Biondi, Cavalieri e Romani: 'Bene il progetto sulla dearsenificazione'
30/03/2024 - 06:47

CIVITA CASTELLANA - Abbattimento dei costi per l'energia elettrica, manutenzione dei dearsenificatori e mappatura delle acque sotterranee, bocciata in consiglio comunale la mozione presentata dai consiglieri di minoranza Biondi, Cavalieri e Romani. Durante l'ultimo consiglio comunale si è tornato a parlare di acqua pubblica nella Tuscia, un progetto portato avanti strenuamente dai tre consiglieri, gia amministratori in blu.

Dura la replica dei rappresentanti dopo il voto sfavorevole: 'Ancora una volta la maggioranza si oppone a iniziative in favore dell'acqua pubblica - commentano i tre consiglieri -, in questo modo si corre spediti verso la privatizzazione della gestione dell'acqua, un bene di tutti che deve rimanere tale'

'Oltre a ribadire - continuano - la necessità di sviluppare progetti per abbattere il costo dell’energia attraverso investimenti in impianti di produzione di energia rinnovabile, proponevamo di effettuare una mappatura puntuale delle acque sotterranee per individuare quelle con una minore concentrazione di arsenico seguendo gli studi già presentati da parte di un professore dell’università della Tuscia. O ancora di richiedere alla regione Lazio ulteriori interventi per abbattere i costi della dearsenificazione che, a nostro avviso, rappresenta un problema di salute pubblica ed il relativo costo non può ricadere interamente sulle bollette che pagano i cittadini'.

'Ci fa piacere vedere - concludono - che anche l’amministratore unico di Talete, in questi giorni, abbia tirato in ballo il problema indicando l’ipotesi di calamità naturale e la società stia valutando ulteriori opportunità per intervenire sulla dearsenificazione'.

Rispetto a questo punto, infatti, proprio due giorni fa Talete ha presentato un progetto pioniere che prevede la dearsenificazione delle acque attraverso l'uso di un innovativo bio-adsorbente mediante carbonizzazione idrotermale della sansa di oliva. Il progetto Life Bioas, durato quattro anni dal 2020 al 2024, ha ricevuto un contributo dall'unione europea di quasi un milione di euro per un budget complessivo di 1 milione e 800mila euro.

In vista di nuove possibili prospettive per il futuro i consiglieri tengono comunque a mantenere il punto: 'E' fondamentale continuare a sostenere soluzioni alternative che scongiurino l'ingresso dei privati. E' logico che il privato investirebbe ingenti somme solo se ha la piena certezza di rientrare dell’investimento e questo si tradurrà, nella migliore delle ipotesi, in ulteriori aggravi di spesa per i cittadini. Se invece l’investimento iniziale non dovesse bastare, non resterà che battere cassa nei confronti dei soci pubblici in proporzione alle quote possedute (i Comuni) che si ritroveranno, come accade con il gioco dell’oca, al punto di partenza'.






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