Viterbo sta vivendo un fenomeno singolare: la rapida espansione delle pouches di nicotina che, in pochi anni, hanno trasformato il panorama dei tabacchi di questa provincia laziale. Un mercato in ascesa a livello europeo, un quadro normativo italiano in evoluzione e una rete di rivenditori sorprendentemente capillare collocano Viterbo fra le aree a più alta densità di offerta di Snus del Centro Italia. L’interesse è alimentato da motivazioni diverse: praticità d’uso, discrezione, un bacino studentesco universitario, strategie di marketing mirate e la percezione, tutta da confermare a livello scientifico, di un profilo di rischio inferiore rispetto al fumo tradizionale.
Cosa sono le pouches di nicotina
Le pouches di nicotina sono piccoli sacchetti a base di cellulosa impregnata di nicotina (derivata o sintetica), aromi e dolcificanti, da collocare tra gengiva e labbro per un rilascio trans-mucoso della sostanza attiva. A differenza dello Snus svedese, non contengono tabacco lavorato, riducendo l’esposizione ad agenti di combustione. Analisi di contenuto mostrano concentrazioni tipiche fra 1,3 e 11 mg di nicotina per pouch; l’assorbimento effettivo oscilla fra il 10% e il 20% della dose dichiarata.
Il quadro normativo in Italia e nel Lazio
In Italia, le pouches hanno ottenuto un riconoscimento fiscale autonomo con la Legge 15/2022, che le ha inserite nel Testo unico sulle accise (D.Lgs. 504/1995) sotto la supervisione dell’Agenzia Dogane e Monopoli, pur restando escluse dalla definizione di prodotto del tabacco nel decreto di recepimento della TPD. Il decreto ministeriale di novembre 2023 ha rafforzato requisiti di confezionamento child-proof e informazioni in etichetta. A livello regionale non si registrano norme aggiuntive nel Lazio, dove la vendita è consentita nei tabaccai e in alcuni corner specializzati, con divieto ai minori di 18 anni, in linea col Testo unico sulla tutela dei non fumatori.
Diffusione a Viterbo: Numeri e densità di vendita
Il rapporto a Viterbo è di un punto vendita ogni 3270 residenti, inferiore a quello della vicina Rieti (57 punti vendita, circa 1 ogni 4570 persone) e in linea con alcune province del Nord a più alta penetrazione commerciale. La concentrazione si riflette anche nel capoluogo, dove la presenza dell’Università della Tuscia e di caserme dell’Esercito genera un’utenza giovane e mobile, appetibile per i prodotti discreti e a rapida fruizione.
Fattori che guidano il successo nella Tuscia
- Praticità e discrezione: Le pouches non producono fumo né vapore, possono essere utilizzate in spazi dove è vietato fumare e non lasciano odori persistenti, queste sono le caratteristiche spesso citate dalle campagne di marketing.
- Marketing flavor-driven: L’ampia offerta aromatica (menta, frutti di bosco, agrumi) punta a intercettare le abitudini di consumo già consolidate nel vaping e nei prodotti riscaldati.
- Percezione di ridotto rischio: Analisi di mercato registrano nella fascia 18-35 anni la convinzione che l’assenza di combustione equivalga a un rischio inferiore. Gli studi dentistici evidenziano però dei dati ancora limitati sugli effetti orali a lungo termine, si ipotizza solo una diminuzione diretta del rischio carie per mancanza di zuccheri, ma permangono dubbi sulle irritazioni gengivali.
- Dinamiche demografiche: In un territorio con quasi il 23% di popolazione fra 15 e 34 anni, la domanda di alternative al fumo tradizionale cresce insieme alla quota di fumatori abituali, ancora pari al 18,7% in Italia nel 2023.
- Trend social e influenza giovanile: Le ricerche su scala internazionale mostrano un raddoppio dell’uso fra gli adolescenti nei sondaggi 2023-2024, alimentato dai creator e dai micro-influencer che insistono sul tema della discrezione, dinamica osservata anche oltre oceano e in Australia.
Prospettive di mercato e interrogativi aperti
Gli analisti prevedono per l’Europa una crescita annua composta del 6,2% fino al 2030, con un valore di mercato stimato a 1,23 miliardi di euro entro la fine del decennio. Su scala globale, il segmento potrebbe passare da 3,2 miliardi di dollari nel 2024 a oltre 28 miliardi di dollari nel 2033. Euromonitor segnala le pouches come il motore principale della categoria “tobacco-free oral nicotine” nel cluster dei next-generation products.