ANNO 14 n° 118
Slow Food Village: bilancio positivo per la decima edizione
Celebrato con successo il binomio vincente tra agricoltura sociale e agricoltura biologica
27/10/2022 - 11:25




 

VITERBO - Grande successo per “I buoni frutti della buona terra”, la decima edizione dello Slow Food Village, in programma aValle Faul-Viterbo dal 22 al 23 ottobre, organizzato da Slow Food Viterbo e Tusciacon la collaborazione di Slow Food Lazio e il patrocinio di Slow Food Italia.

Quest’anno la manifestazione è stata caratterizzata dal focus sull’agricoltura sociale,realizzato insiemeall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Viterbopresso l’Auditorium della Fondazione Carivit. I numerosi e qualificati interventi provenienti da ogni parte d’Italia - in rappresentanza di istituzioni, produttori, associazioni di categoria, ordini professionali, università, organizzazioni non profit, mondo della scuolae della sanità, Comunità Slow Food- ha costituito un momento significativo di confronto e di elaborazione di proposte per arrivare alla creazione della rete Slow Food dell’agricoltura sociale e alla stesura di un documento di posizione dell’agricoltura sociale buona, pulita e giusta. Grande partecipazione e applausi ha suscitato la proiezione in anteprima nazionale delcortometraggio “Uno sguardo dall’altro”, realizzato nell’ambito del progetto di agricoltura sociale “Innesta”.

Negli stessi giorninell’area del parcheggio di Valle Faul è stata inaugurata la prima edizione della fiera-mercato “Tuscia in Bio”,frutto della collaborazione di Cooperazione contadina, Mercato della Terra di Slow Food Viterbo e Tuscia, i Biodistretti della Via Amerina e delle Forre, del Lago di Bolsena e della Maremma etrusca e monti della Tolfa, e il supporto di Aucs, Arci Viterbo e Amici di Galliana.Questi gli espositori presenti tra produttori agricoli e artigianato artistico biocompatibile: Poleggi, Fattoria Solidale, La Romanella, Comunaletto, La Culla Di Maggini Giulia,  Pesano, Fiorucci, Opificio 13, Laboratorio Dei Sogni, Semi di Tuscia, Savini, Volta ja Terra, Il Sambuco, La Cascina delle Pantane, Teveriva, Chierici, Ferri, Manca, Ezio Maggini, Bekibio, Sapori di Ieri, Enrico Meini, Mazzi Mirella, Ass. U-Mani, Volta La Terra, Fattoria Faraoni, Cibofficina, Arvalia, Caffè Pefè, Birrificio Free Lions, produttori delBiodistretto della Via Amerina e delle Forre.

Come di consueto lo Slow Food Village ha proposto un ricco programma di animazione: i laboratori del gusto sui fiori eduli, i micro ortaggi e il miele; gli incontri sul caporalato, lo spreco alimentare nei panifici, le nuove forme di sviluppo delle piccole aziende agricole e sull’utilità degli insetti in agricoltura; gli show cooking dei Cuochi dell’Alleanza sulla nocciola, il Pamparitodi Vignanello e le ricette del riuso; gli spettacoli estemporanei di Pietro Benedetti, gli artisti di strada del “Circo Verde”e “Teverina Buskers”, il gruppo musicale Gran Caciara Ensamble”; la ludoteca per bambini a cura di Arci Solidarietà.

Inoltre sono stati coinvolti i ristoranti e street fooddi Viterbo e provinciacon la proposta del Menù Slow Food Village.Nel centro storicopresso: Ristorante O’Sarracino, Ristorante “Al Vecchio Orologio”, Paninoteca “Leccabaffo”, Piadineria artigianale “Buongusto” e la  Gelateria “Gelart”.Nella Tuscia:Trattoria “IlModerno” (San Martino al Cimino), Agriristoro “Il Calice e La Stella” (Canepina), “Il Forno di Ezio Gnisci” (Vignanello), “Mactra” (Vitorchiano), l’Agriristorante “Il Casaletto” (Grotte S. Stefano).
Infine nel corso della manifestazione si è svolto il tour “Acquapendente da scoprire” nell’ambito degli itinerari di “Cammini di Comunità” con oltre 30 partecipanti, a cura dellaComunità Sow Food di valorizzazione dell'agricoltura sociale dell’Etruria meridionalein collaborazione conAlicenova.

Particolarmente emozionante è stato il momento finale della manifestazione a Valle Faul con la consegna del Premio “Italo Arieti” alla memoria di Alberto Valentini, pioniere dell’agricoltura biologica e presidente di Slow Food Viterbo e Tuscia, consegnato alla moglie Edda e ai figli Marco e Lorenzo.

“Il nostro auspicio – commenta Marco Tortolini, presidente di Slow Food Viterbo e Tuscia  - è che questa decima edizione dello Slow Food Village sia stata quella della rinascita. E’ stato bello vedere tante persone fermarsi presso gli stand di Tuscia in Bio e assistere agli show cooking e agli spettacoli degli artisti che si sono esibiti. Così come molto partecipati sono stati i dibattiti e le tavole rotonde”.

“Sono convinto – dichiara Luigi Pagliaro, presidente di Slow Food Lazio – che con lo Slow Food Village di quest’anno sia stata compiuta una tappa significativa di cui nei prossimi giorni si continuerà a parlare anche fuori Viterbo per le proposte lanciate sull'agricoltura sociale buona, pulita e giusta. Inoltre è nato un sodalizio tra realtà che credono e promuovono l’agricoltura biologica e che certamente a breve proporranno nuove edizioni della fiera Tuscia in Bio”.

Lo Slow Food Village 2022 è stato inserito nell’Almanacco degli investimenti culturali del Comune di Viterbo. Oltre all’Amministrazione comunale hanno dato il loro patrocinio: Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Camera di Commercio Rieti-Viterbo, Università degli studi della Tuscia, Arsial, Fondazione Carivit, Istituto universitario Progetto Uomo, Confartigianato Viterbo, Confcooperative Lazio Nord, CNA Viterbo e Civitavecchia, Coldiretti Viterbo, Aicare, Arci Solidarietà, Aucs, Fipe-Confcommercio Rieti-Viterbo, Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Roma, Rieti e Viterbo, Suore Ospedaliere Villa Rosa

Per informazioni:www.slowfoodvillage.it / Facebook Slow Food Viterbo e Tuscia – tel. 335.318537








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