ANNO 14 n° 141
Settimana della Croce Rossa a Viterbo
Quest’anno una ricorrenza: 160 anni dalla fondazione dell’ente
09/05/2024 - 19:36

VITERBO - Gratitudine, cura dei fragili e richiamo alla recente evacuazione indetta a Viterbo, appena rinvenuto l’ordigno inesploso che ha seminato terrore: dalle congratulazioni della sindaca Frontini al presidente del Comitato viterbese della CRI Marco Sbocchia emergono sentimenti di ritrovata serenità, dopo giorni critici per i cittadini.

L’8 maggio è caduto l’anniversario della nascita di Henry Dunant, il filantropo fondatore della Croce Rossa: un’intera settimana, questa, è dedicata al ricordo dell’evento e all’espressione di orgoglio nazionale e internazionale per il lavoro svolto dal personale dell’ente. Sulla facciata di Palazzo dei Priori si trova esposta la bandiera della Croce Rossa, che sarà tolta il 12 maggio, mentre un effetto di illuminazione tinteggia di rosso l’edificio papale.

Inoltre, il 2024 è l’anno del 160esimo anniversario della fondazione dell’associazione: il periodo complesso che Viterbo ha vissuto -tra l’accoglienza degli abitanti della zona rossa nella Scuola Marescialli alla disposizione della sede di strada Mammagialla per incontrare il coordinamento dei soccorsi- le ha reso possibile un nuovo radicamento all’ente, impegnato nell’alleviare la sofferenza di tanti.

I volontari, che si trovano spesso ad intensificare le proprie attività, rassicurano per umanità e competenza le persone bisognose o più vulnerabili, contribuendo a infondere loro coraggio. Il rapporto di continuità con l’impegno delle Forze Armate è tangibile: queste ultime rappresentano i cardini dell’impiego attuale dei Corpi ausiliari, delle Infermiere Volontarie e del Corpo Militare volontario.

Con delegazioni a Blera, Capodimonte, Tuscania, Valentano e Vetralla, la Croce Rossa di Viterbo è stata in grado di rispondere a 8300 chiamate degli utenti, percorrendo 140 mila km per i servizi sociali e sanitari e distribuendo 100 tonnellate di viveri alla popolazione vulnerabile, diluendo il proprio sacrificio in 60 mila ore totali.

Anche il presidente Sbocchia ha ringraziato con calore tutti i volontari e le volontarie, uomini e donne dal grande spirito di abnegazione e indubbiamente dal grande valore.






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