ANNO 14 n° 110
''Sei mesi in Pronto soccorso per il nuovo personale medico''
Carenza di dottori, la Regione Lazio studia le contromosse
04/06/2022 - 07:01

VITERBO - Emorragia di camici bianchi dai Pronto soccorso, la Regione Lazio sta cercando di invertire la tendenza. Nei giorni scorsi, intervenendo in Consiglio regionale, l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato ha risposto così a una interrogazione di Giuseppe Simeone sulle criticità del sistema di emergenza-urgenza nel Lazio:

''C’è un tema enorme di carattere nazionale – ha spiegato D’Amato -, lo dico non per fare uno scaricabarile, ma per porre un elemento di riflessione. Ovvero, la scarsità dei medici con la specializzazione di emergenza-urgenza. Nonostante in molte circostanze si effettuino procedure concorsuali, queste procedure concorsuali molte volte vanno deserte. Per cui, c’è un grande tema, da un lato, di formazione di questi medici e, dall’altro, di fare in modo che a livello contrattuale nazionale possa essere riconosciuto a questi professionisti che faranno tutta la loro carriera all’interno della struttura di emergenza-urgenza, a differenza di altri professionisti che hanno carriere differenziate e possono avere altre aspettative, ma lo specialista di emergenza-urgenza farà dal primo suo giorno, all’ultimo suo giorno all’interno della struttura di PS, con evidenti complicanze. La paga è sempre la stessa, cioè colui che non sta nel pronto soccorso ed entra come dirigente medico e colui che invece svolgerà tutta la sua attività professionale nel pronto soccorso sono parificati allo stesso livello''.

Come pensa di intervenire la Regione? ''Abbiamo sottoscritto una protocollo d’intesa proprio con la Società italiana di medicina d’urgenza e con Cittadinanzattiva, come una delle realtà che tutela i diritti del malato, che contiene diversi punti. Tra i punti principali menziono la possibilità di acquisire personale non ancora specializzato nella disciplina di Emergenza-urgenza o equipollente, indipendentemente dall’anno di frequenza, al fine di stipulare contratti, la cui durata non possa superare quella residua del corso di formazione specialistica, finalizzati esclusivamente alla gestione dei codici minori, dei codici verdi, dei codici bianchi; disporre affinché il personale medico di nuova acquisizione, la cui disciplina di inquadramento sia equipollente alla disciplina di Emergenza, chirurgia, accettazione e urgenza, durante il periodo di prova svolga il servizio, dalla durata minima di sei mesi continuativi, all’interno dei PS; di richiedere al Ministero dell’Università e della Sanità l’aumento dei posti di specializzazione; e di richiedere, sempre ai Ministeri competenti, l’obbligo per tutti gli studenti di Medicina di svolgere un periodo di tirocinio di 12 mesi presso le strutture di emergenza e urgenza''.






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