ANNO 14 n° 118
Segna Piro, la Viterbese stecca la prima
Decisivo un errore di Scardala a pochi minuti dall'intervallo, a Ostia finisce 1-0
06/09/2015 - 17:04

OSTIAMARE – VITERBESE 1-0

OSTIAMARE (4-3-3): Barrago, Cesaretti, Kikabidze, De Nicolò, Ramacci, Piroli, Piro, D’Astolfo, Cicino (28’ s.t. Macellari), Ferrari, Maestrelli (dal 35’ s.t. Catese). Allenatore: Chiappara. A disposizione: Quattrotto, Mastrantonio, Calveri, Terziani, Fraschetti, Spano, Ferri.

VITERBESE (3-5-2): Pini, Pandolfi, Fè, Scardala, Dierna, Dalmazzi (dal 1’s.t. Romeo), Neglia, Cuffa, Nohman, Belcastro (dal 35’s.t. Dorigatti), Pace (dal 20’s.t. Addessi). Allenatore: Sanderra. A disposizione: Mastropietro, Saitta, Perocchi, Pacciardi, Nuvoli, Ansini.

Arbitro: Amadio di Ascoli (Di Girolamo e Lustri)

Marcatori: 44’ Piro

Ammoniti: Belcastro, Cuffa, Dalmazzi, Dierna e Fè per la Viterbese, Barrago e Catese per l’Ostiamare

Angoli: 8-1 per la Viterbese

Note: Giornata calda e soleggiata, campo in erba sintetica

VITERBO - Ci sono tante possibili spiegazioni dietro la prima sconfitta gialloblu, a partire dalla delusione per il mancato ripescaggio in Lega Pro fino ad arrivare alla carenza di amalgama in una rosa ancora da puntellare. Fatto sta che i primi tre punti in palio di questo 2015-2016 vanno meritatamente all’Ostiamare, squadra capace di colpire con il solito Piro (erroraccio di Scardala) e poi resistere al ritorno grintoso ma poco lucido dei gialloblu. Male, tra gli ospiti, soprattutto il reparto centrale, con i vari Pace, Cuffa e Belcastro apparsi decisamente in ombra. Tempo ce n'è, ma servirà una reazione subito per evitare una partenza ad handicap che potrebbe rivelarsi decisiva fra qualche mese (Lupa Castelli docet).

Chiamato alla prima uscita stagionale dopo le tante vicissitudini settimanali, Sanderra resta fedele al suo tradizionale 3-5-2, cercando di spremere al meglio una rosa ancora in fase di costruzione e con una panchina imbottita di giovanissimi. Pini vince il ballottaggio tra i pali con Mastropietro, dietro Dalmazzi affianca Dierna e Scardala (Pomante è squalificato), con Fè e Pandolfi sulle fasce esterne e Cuffa-Belcastro-Pace in mezzo al campo. Nuvoli si accomonda in panchina, pronto a subentrare allo stesso Belcastro a partita in corso, mentre davanti Nohman è affiancato da Samuele Neglia.

Dall’altra parte Chiappara si affida in avanti all’estro offensivo Piro, decisivo lo scorso anno al Rocchi, supportato da Cicino e Maestrelli. Tanti anche tra i padroni di casa i ragazzi in campo, con ben cinque under titolari al fischio d’inizio. Ritmi ovviamente ancora non altissimi, la partita carbura lentamente con la Viterbese a farsi viva per prima con un colpo di testa di Nohman su punizione di Belcastro che termina però tra le braccia di Barrago.

Al 10’ Piro si fa vivo con un insidioso cross messo in angolo dalla difesa gialloblu, poi l’Ostiamare ha una grande chance con Ferrari che, imbeccato da Kikabidze, calcia al volo dal cuore dell’area di rigore: determinante l’intervento di Dalmazzi, che si immola sulla conclusione dell’avversario salvando così la porta di Pini.

Nohman prova a scuotere la Viterbese cercando il gran gol dal vertice dell’area (palla smorzata in angolo dalla difesa), poi è Neglia a creare scompiglio tra i padroni di casa al 26’. Il funambolico attaccante gialloblu sfiora di testa un cross dalla destra ma non trova la porta per questioni di centimetri. La gara resta in equilibrio, con tanto agonismo in campo e poche occasioni. La Viterbese non ha un’identità ancora definita e si vede soprattutto in mediana, dove Pace, Belcastro e Cuffa faticano ad accendersi.

A un passo dal fischio finale del primo tempo, la gara si sblocca a sorpresa: fatale una distrazione di Scardala, che cicca clamorosamente un rinvio al volo col destro lasciando una prateria a Piro. Per l’attaccante biancoviola, autentica bestia nera per i gialloblu, è un gioco da ragazzi involarsi verso la porta e battere Pini in diagonale. Uno a zero per i padroni di casa e ospiti chiamati alla rimonta nella ripresa.

Sanderra mescola le carte durante l’intervallo, lasciando Dalmazzi (ammonito) negli spogliatoi e puntando sul l’ultimo arrivato, l’attaccante Romeo. I gialloblu passano così al 4-3-3, con Fè e Pandolfi più bassi e la coppia Dierna-Scardala davanti a Pini. Subito Belcastro si fa pericoloso con una botta murata, poi però i limiti gialloblu continuano a emergere, evidenziati anche dal gran caldo.

Ferrari calcia male su cross invitante del solito Piro, al 60’ lo stesso Piro si invola verso la porta gialloblu sfruttando un lancio delle retrovie ma viene fermato all’ultimo da un gran recupero di Fè. Al 65’ si fa vedere Romeo, che scambia col compagno di reparto Nohman al limite dell’area e calcia di pochissimo a lato. Proprio Romeo ha una grande occasione alla mezz’ora della ripresa, quando si libera bene in area su una punizione di Belcastro e devia in tuffo di testa da pochi passi senza però riuscire a inquadrare la porta.

Nel finale Sanderra spedisce nella mischia anche Dorigatti alla disperata ricerca dell’1 a 1, con gli ospiti a rovesciarsi in avanti senza però la lucidità necessaria per costruire limpide occasioni da rete. Nohman è il più lucido nel finale, ma Barrago gli dice di no al 90’ andando a deviare in angolo un insidioso calcio di punizione. Si chiude senza più emozioni una partita sottotono e una settimana da cancellare.






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