ANNO 15 n° 178
Scorie nucleari, la Tuscia dice no
Le parole di Luisa Ciambella
27/06/2025 - 17:05

VITERBO - La posizione contraria della Tuscia sul Deposito di stoccaggio delle scorie nucleari è stata chiaramente espressa, come ribadito da numerosi comuni della provincia di Viterbo e, soprattutto, dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. 

Il ministro Pichetto Fratin ha evidenziato la necessità di individuare soluzioni provvisorie e di superare la mappa dei 51 siti precedentemente indicati. È evidente che si tratta di una questione in continua evoluzione, che richiede un attento e costante monitoraggio, nel rispetto e nella tutela del nostro territorio.

Colpisce, però, che dopo un lunghissimo silenzio durato anni – un periodo durante il quale si è consentita l'individuazione dei siti senza fornire cartografie aggiornate, dati adeguati sullo stato dei luoghi e una normativa coerente – oggi si levino critiche da parte politica e soprattutto da parte di chi ha permesso che tutto questo accadesse.

È giusto contrastare la possibilità che la nostra terra diventi sede di un sito per scorie nucleari. E, come si suol dire, meglio tardi che mai. Ma in questo caso, viene da pensare che chi oggi critica avrebbe potuto agire prima, evitando i danni che ora si cerca di contenere.






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