


VITERBO - Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo ed eurodeputata di Fratelli d'Italia–Ecr, è intervenuta ad Atreju, l'appuntamento di Fratelli d'Italia che rappresenta uno spazio di elaborazione culturale e di dialogo tra generazioni nel centrodestra conservatore, e che ogni anno porta a Roma idee, ospiti internazionali e momenti di confronto politico. Durante l'edizione di quest'anno dal titolo 'Sei diventata forte – L'Italia a testa alta', l'Europa è stata uno dei temi centrali del dibattito.
Non a caso, nel panel dal titolo 'La coesione come volano di sviluppo', Sberna ha dichiarato: 'Tra i temi centrali dei fondi di coesione emerge con forza la questione demografica. Programmare risorse senza sapere quali e quanti cittadini potranno beneficiarne è un esercizio anacronistico'.

Assieme a Sberna sono intervenuti come relatori il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il PNRR, Tommaso Foti, il sottosegretario Luigi Sbarra, Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, e Roberto Fico, presidente della Regione Campania. Difronte ai quali la vicepresidente del Parlamento europeo ha sottolineato come la politica di coesione debba evolversi per rispondere alle nuove sfide demografiche, sociali ed economiche che attraversano l'Unione: 'Ci troviamo in una fase che, pur segnata da criticità, rappresenta un'opportunità. Il contesto attuale mette alla prova enti locali, regioni e Stati nell'utilizzo dei fondi, ma apre anche lo spazio per ridefinire regole più efficaci, fondate sull'esperienza e sulla partecipazione'.
Un percorso, ha aggiunto nella cornice dei Giardini di Castel Sant'Angelo, in cui 'il contributo del Governo di Giorgia Meloni è determinante', sia nella difesa del ruolo dei territori sia nella richiesta di una programmazione europea più realistica e vicina ai cittadini. 'Il nostro compito è orientare il dibattito verso un bilancio che risponda autenticamente alle esigenze delle comunità che rappresentiamo', ha proseguito Sberna. E ha quindi concluso: 'Per questo non considero fosco l'orizzonte: coprogettazione, semplificazione e flessibilità devono diventare i principi cardine della nuova fase. Il vicepresidente esecutivo Fitto li ha ribaditi con forza. Sono elementi indispensabili per una coesione che non solo riduca le distanze, ma sia davvero costruita a misura di territorio e di cittadino'.