CIVITA CASTELLANA – I bilanci della Sate degli ultimi 22 anni sono qui riportati dal Pd di Civita Castellana per essere analizzati nel loro complesso. Dai dati riportati nella griglia, si evincono le situazioni annuali della Sate. “Dal 2003 a oggi, l’analisi dei bilanci della società partecipata SATE evidenzia un dato inequivocabile: soltanto due amministrazioni comunali – quelle guidate da Luca e Massimo Giampieri – hanno collezionato risultati sistematicamente negativi, con ben sette esercizi in rosso su dieci. Nessun altro sindaco, di qualsiasi colore politico, ha mai presentato bilanci in perdita.
Un dato talmente evidente che difficilmente può essere liquidato come una semplice coincidenza. Al contrario, si configura come l’esito diretto di una gestione priva di visione industriale, in cui sono mancati trasparenza, criteri meritocratici e, soprattutto, una reale capacità di indirizzo e controllo da parte della dirigenza. Un’impostazione che, in questi lunghi anni, è stata più volte contestata e che ha prodotto danni economici significativi a carico della collettività.
Non si tratta di opinioni né di polemiche ideologiche. Sono i numeri – riportati nero su bianco nei documenti ufficiali – a parlare con chiarezza, restituendo l’immagine di una società pubblica che continua a navigare senza rotta.
E oggi, guardando all’esercizio in corso, le preoccupazioni aumentano. Nonostante siano già scaduti i termini di legge per l’approvazione del bilancio, il documento non è stato ancora pubblicato. Un ritardo che alimenta sospetti e lascia spazio a voci sempre più insistenti su un nuovo passivo, forse anche più pesante di quelli precedenti.
A questo punto, una domanda è d’obbligo: quanti altri soldi pubblici dovranno andare perduti prima che si riconosca il fallimento di un’intera impostazione gestionale? E se anche il bilancio 2024 dovesse confermare queste preoccupazioni, sarà finalmente il momento di assumersi le responsabilità politiche e amministrative?
Perché la verità può essere nascosta per un po’. Ma non per sempre.
E i numeri – come sempre – non mentono mai'.
Simone Brunelli, Partito Democratico