ANNO 15 n° 174
Sarà un’estate con i record di voli in ritardo. Le previsioni degli esperti
23/06/2025 - 17:58

Arrivano davvero brutte notizie dagli esperti di aviazione civile e dalle massime autorità di trasporto aereo internazionale. Il direttore generale della Iata, la principale associazione internazionale di settore, Willie Walsh, ha appena lanciato l’allarme per l’estate 2025, annunciando un possibile record di ritardi dei voli.

Secondo Walsh verranno addirittura superati i numeri negativi dei mesi estivi del 2024 e il settore potrebbe fare un passo indietro di 15 anni a livello di efficienza e puntualità. Ecco perché.

Le previsioni di Eurocontrol

Le affermazioni di Walsh sono basate sui recenti dati previsionali forniti da Eurocontrol, l’agenzia di vigilanza del traffico aereo europeo, che prevede per il 2025 una forbice di ritardo medio per volo lungo la rotta che oscilla tra i 2,02 e i 2,54 minuti. Stiamo parlando di cifre intorno ai 70mila minuti di ritardo al giorno in tutto il Vecchio Continente e di una media ben superiore agli 0,9 minuti che il comparto si era dato come obiettivo virtuoso.

Un obiettivo estremamente complicato da raggiungere in questi mesi in cui circa 1 aereo su 10 dieci arriva in ritardo, spesso con atterraggi con 30 minuti oltre l’orario previsto. E questi numeri non tengono conto del fattore maltempo, un’incognita sempre presente quando si parla di voli.

Il problema più grande, secondo Walsh e gli esperti di Eurocontrol, è la carenza di controllori di volo, attualmente inferiore del 10-20% rispetto a quanto sarebbe necessario per assicurare un servizio efficace ai passeggeri.

Quando spetta il rimborso per il ritardo aereo

Per fortuna, chi rimane vittima di un disservizio di questo tipo, o addirittura di una cancellazione improvvisa, può contare su alcune importanti tutele garantite dal Regolamento CE 261.

Come si legge sulle pagine di AirHelp, società specializzata nelle tutele legali per le vittime dei disservizi aerei, è possibile ottenere fino a 600 euro di rimborso per voli in ritardo.

Rimborso che, per quanto riguarda i voli effettuati in Unione Europea, scatta allo scadere delle 3 ore di differenza rispetto all’orario previsto e che varia in base alla lunghezza della tratta. Per i voli più corti di 1.500 km, ad esempio, il rimborso è di 250 euro. Per quelli più lunghi di 3.500 km con più di 4 ore di ritardo si sale fino a 600 euro.

Il risarcimento spetta al passeggero se il ritardo non è originato da circostanze eccezionali indipendenti dalla compagnia. Categoria, quest’ultima, in cui rientrano le emergenze sanitarie, quelle meteorologiche, i problemi di instabilità politica, le limitazioni temporanee del traffico aereo e i malfunzionamenti improvvisi dei radar degli aeroporti.

Oltre alla compensazione economica, le vittime dei disservizi aerei hanno anche altri importanti diritti. Ovvero quello a ottenere il rimborso totale o parziale del biglietto, se il ritardo supera le 5 ore, quello all’assistenza durante l’attesa in aeroporto e quello di non dover pagare nessun sovrapprezzo se la compagnia offre un trasporto alternativo di classe superiore a quello acquistato. O, in caso contrario, il passeggero ha diritto a un ulteriore rimborso se il nuovo volo è di classe inferiore.

3, infine, le possibili strade per richiedere i risarcimenti. La prima è quella di recarsi con la carta d’imbarco al desk della compagnia, chiedere informazioni sulle motivazioni del ritardo e far partire la richiesta di rimborso. In alternativa, se è presente un form dedicato, la richiesta può essere effettuata online. L’ultima possibilità è quella di affidarsi agli esperti legali di una delle realtà specializzate in rimborsi e far seguire loro l’iter risarcitorio.

Arrivano nuove regole per i rimborsi?

Le tutele per i passeggeri che abbiamo appena elencato e le fattispecie che danno diritto al risarcimento, però, potrebbero cambiare (in peggio per le vittime), a partire dai prossimi mesi.

Nei giorni scorsi il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato delle modifiche al Regolamento CE 261 che il Parlamento Europeo dovrà esaminare e decidere se accettare o meno.

In attesa di eventuali approvazioni, modifiche o respingimenti, è importante capire cosa potrebbe cambiare a breve.

Le modifiche proposte riguardano sia le tempistiche che l’ammontare dei rimborsi. La soglia massima di risarcimento economico sarà abbassata da 600 a 500 euro, mentre il ritardo che farà scattare la compensazione sarà portato da 3 a 4 ore per i voli più corti di 3.500 km e a 6 ore per quelli più lunghi.

Una vera e propria “mazzata” per le vittime dei disservizi e che, purtroppo, arriva a stretto giro rispetto alle previsioni pessimistiche che abbiamo analizzato nei precedenti paragrafi.

Qualcosa, infine, potrebbe cambiare anche sul fronte delle cancellazioni. Con le nuove norme la compagnia sarà obbligata a fornire informazioni precise ai passeggeri e a fornire un volo sostitutivo in appena 3 ore. Se l’operatore non dovesse riuscire a fornire un’alternativa nei tempi richiesti, ai passeggeri potrebbe spettare un rimborso fino a quattro volte il prezzo iniziale del biglietto (senza comunque superare i 500 euro di soglia massima risarcibile).






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