VITERBO – La tradizione si rinnova. La macchina di Santa Rosa, simbolo della città, si mostra già da ora con un programma che ne amplia l’esperienza ben prima del 3 settembre. Un percorso narrativo e spirituale, pensato per cittadini e turisti, con pannelli bilingue installati a rappresentare il percorso del trasporto che partendo da Piazza San Sisto, culmina al santuario della santa.
'Una narrazione emotiva – commenta la sindaca Chiara Frontini – per raccontare ai visitatori il legame profondo tra la macchina e la città'.
Inoltre, ogni venerdì e sabato, dalle 22 alle 24, sarà possibile ammirare la macchina illuminata, mentre il sabato mattina partiranno visite guidate sul tracciato del trasporto. A questo si aggiunge la realtà virtuale, attiva nel weekend, per far vivere l’esperienza anche a chi non può esserci.
'Speriamo di intercettare nuovi pellegrini e portarli al 3 settembre del prossimo anno' aggiunge Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei Facchini.
Per Vincenzo Fiorillo, ideatore della macchina 'esporla per 50 giorni è un’occasione, tanta gente cerca la macchina, tenerla visibile la rende più attrattiva'.
Raffaele Ascenzi, costruttore della macchina, ne sottolinea il valore simbolico 'La macchina unisce facchini, città e spiritualità. Dovete esserci per vederla in tutto il suo splendore'.