VITERBO - La Fp Cgil Sanità di Viterbo lancia un nuovo allarme sulle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto sanitario, denunciando una serie di azioni da parte della Asl locale che, a loro giudizio, colpiscono direttamente “le tasche e la dignità” del personale.
Secondo quanto riportato dal sindacato, da mesi viene trattenuta dall’azienda sanitaria una quota di 1,03 euro per ciascun buono pasto, che però non viene corrisposto ai dipendenti dal marzo 2025. Una situazione che si aggiunge alla mancata applicazione delle sentenze del Tribunale di Viterbo, che prevedono un limite massimo di 120 giorni per i pagamenti, ampiamente superato.
La Cgil ricorda inoltre che la direzione Asl aveva promesso un incontro entro il 10 agosto per definire un accordo sul pregresso, ma a oggi la riunione non si è mai svolta.
“Alla luce di questi fatti – conclude la nota sindacale – ci riserviamo ogni iniziativa utile a tutela dei nostri iscritti”, lasciando intendere che potrebbero essere avviate nuove azioni di protesta o legali.