VITERBO - Rudy Guede, 38 anni, dovrà affrontare un nuovo processo. L’ex condannato per l’omicidio di Meredith Kercher, pena scontata nel carcere di Mammagialla, è stato rinviato a giudizio con accuse pesanti: violenza sessuale, lesioni personali e maltrattamenti ai danni della sua ex compagna, una giovane di 24 anni originaria di Viterbo che si è costituita parte civile.
A confermare la linea difensiva è l’avvocato Carlo Mezzetti, che precisa come Guede abbia scelto di rinunciare al rito abbreviato con l’intenzione di “controbattere punto per punto alle accuse durante il dibattimento, portando testimoni e documenti a sostegno della sua innocenza”.
La decisione di procedere con il rinvio è arrivata al termine di un’udienza preliminare durata circa tre ore, celebrata davanti al giudice Rita Cialoni. Secondo quanto disposto dalla procura di Viterbo, rappresentata dalla pm Paola Conti, tra i capi di imputazione figura anche un episodio di presunta violenza sessuale che avrebbe causato lesioni, contestato in continuazione con gli altri fatti.
L’udienza è cominciata con l’interrogatorio spontaneo richiesto dallo stesso Guede, che si è confrontato prima con la magistrata, poi con il legale della parte civile, l’avvocato Francesco Guido, e infine con il proprio difensore. Dopo una lunga camera di consiglio, la gup ha emesso il dispositivo di rinvio a giudizio.
“Guede ha ascoltato la decisione con compostezza – ha spiegato Mezzetti – ed è poi rientrato al lavoro. Pensiamo che almeno una delle accuse potesse essere archiviata già oggi, ma siamo determinati a chiarire ogni aspetto e a far emergere la verità”.
Sul fronte opposto, l’avvocato Francesco Guido ha sottolineato come la giovane vittima sia “profondamente provata e stia rivivendo momenti molto dolorosi”.
L’inizio del processo è fissato per il 4 novembre davanti al collegio del tribunale di Viterbo