


VITERBO – È iniziato questa mattina, martedì 4 novembre, davanti al collegio del tribunale di Viterbo, il nuovo processo a carico di Rudy Guede, 38 anni, già condannato in via definitiva per l’omicidio di Meredith Kercher a Perugia, pena scontata nel carcere di Mammagialla.
Guede è ora imputato per violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni personali nei confronti della sua ex fidanzata, una ragazza viterbese di 24 anni che si è costituita parte civile. In aula erano presenti entrambi: Guede, difeso dall’avvocato Carlo Mezzetti, e la giovane donna, rappresentata dal legale Francesco Guido.
Il collegio, presieduto dal giudice Francesco Oddi, ha accolto la richiesta della difesa di acquisire 24 fotografie e alcune conversazioni in chat tra i due, respingendo invece le trascrizioni delle deposizioni di una docente e della madre della vittima. Il tribunale si è riservato di decidere sulla richiesta di una perizia medico-legale sulle immagini che documentano i lividi riportati dalla ragazza.
Secondo l’accusa, sostenuta dalla pm Paola Conti, i fatti si sarebbero verificati tra settembre 2022 e agosto 2023, in un contesto di maltrattamenti che avrebbe incluso un episodio di abuso sessuale sfociato in lesioni.
Nel dicembre 2023, il gip Savina Poli aveva disposto nei confronti di Guede il divieto di avvicinamento alla vittima e l’obbligo di braccialetto elettronico. Durante le indagini, che hanno incluso anche un incidente probatorio informatico, l’imputato ha sempre respinto ogni accusa, descrivendo la relazione come “tossica” e negando qualsiasi atto di violenza fisica.
Il processo, disposto con rinvio a giudizio nel luglio scorso dalla gup Rita Cialoni, entra ora nel vivo con l’ascolto dei primi testimoni.