ANNO 15 n° 186
''Roma-Orte per la durata dei lavori, intercity per i pendolari senza supplemento''
Le richieste del Copeo e del Comitato Teverina alle istituzioni: ''Sia mantenuto l'attuale modello di esercizio''
05/07/2025 - 02:00

ORTE - Treni sovraffollati, in ritardo e nel 90 per cento dei casi dirottati sulla linea lenta per via del lavori che da mesi stanno interessando l'infrastruttura. A gennaio la situazione potrebbe peggiorare con un ulteriore allungamento dei tempi di percorrenza per cui, per rientrare da Roma ci potrebbe volere più di un'ora. 

Per questi motivi il Comitato dei pendolari di Orte e quello della Teverina hanno scritto a Regione, Provincia, Comune di Orte e ai deputati viterbesi, Rotelli e Battistoni, per denunciare i disagi e avanzare alcune richieste.

''Come Copeo e Comitato Pendolari Teverina - scrivono - abbiamo segnalato che i pendolari diretti Roma che si avvalgono della Stazione di Orte (rientrante tra le prime 100 stazioni in Italia con un bacino di utenza che si aggira intorno ai 400.000 passaggi giornalieri), ormai da più di sei mesi stanno subendo pesanti disagi per lavori eseguiti sull’infrastruttura da RFI.

Oltre il 90% dei treni a servizio viene dirottato in linea convenzionale “lenta”, cambi di orari sono all’ordine del giorno e si registrano ritardi sistematici.

Inoltre, da notizie di stampa abbiamo appreso che dal 1° gennaio 2026 viene meno la deroga alla delibera ART 178/2024 con conseguente divieto di circolazione sulla linea direttissima  dei treni con velocità inferiore ai 200 Km/h. Secondo quanto riferito da rappresentanti delle Regioni Toscana e Umbria tale limitazione potrebbe già verificarsi con il cambio dell’orario a dicembre 2025''.

I due comitati si dicono ''fortemente preoccupati di tale eventualità che destabilizzerebbe fortemente l’organizzazione quotidiana delle nostre vite (ore settimanali sottratte alle famiglie). Si tornerebbe indietro di 50 anni: raggiungere Roma e tornare a casa la sera richiederà oltre un’ora di tempo, quando fino a dicembre u.s. si impiegavano 35-40 minuti. Inoltre temiamo che la sovrapposizione in linea lenta tra treni regionali veloci (attualmente in linea AV) e treni regionali della linea Orte-Fiumicino, comporterà necessariamente una riduzione del numero di convogli e conseguente sovraffollamento degli stessi.

È prevedibile poi che aumenterà il numero di quanti si recheranno alla capitale con mezzi propri o bus a discapito di qualsiasi discorso di sostenibilità ambientale ed in palese contrasto con le politiche di promozione del trasporto pubblico.

Per non parlare poi dell’impatto in termini di impoverimento del territorio, e di quante famiglie che hanno scelto i nostri territori per progettare il loro futuro proprio in virtù dei collegamenti favorevoli con Roma opteranno invece per altre soluzioni più prossime alla capitale. Famiglie che lavorano magari a Roma, ma che hanno acquistato case, preso mutui in banca, che mandano i figli a scuola, spendono sul nostro territorio, partecipano all’attività politica, e in generale contribuiscono allo sviluppo del tessuto sociale''.

Alle rappresentanze istituzionali laziali hanno chiesto  ''un impegno continuativo nel sollecitare tutte le parti in causa al fine di mantenere l’attuale modello di esercizio e conservare la deroga alla delibera ART 178/2024 che consente la circolazione in direttissima del materiale rotabile con velocità inferiori ai 200 km/h. Tale deroga dovrà a nostro giudizio permanere fintanto che non entreranno in esercizio i nuovi treni ordinati dalle Regioni nell’ambito dei rispettivi Contratti di Servizio stipulati con Trenitalia.

Inoltre, abbiamo chiesto che: per tutta la durata dei lavori di ammodernamento della linea, vengano ridotti al massimo i disagi per i pendolari. Nelle fasce orarie 6:30 – 8:30 e 17 – 19 riteniamo debba essere garantito il più alto numero possibile di treni regionali veloci programmati e poi effettivamente instradati in direttissima;

per tutta la durata dei lavori di ammodernamento della linea, ai pendolari sia consentito di utilizzare i treni intercity nella tratta Orte-Roma con i titoli di viaggio acquistati per i RV, senza il pagamento di alcun supplemento;

visti i forti disagi presenti in questo periodo estivo (01/07 – 31/08) legati ai lavori sulla linea Orte – Attigliano – Viterbo, gli autobus in partenza da Orte aspettino il corrispettivo treno in arrivo da Roma qualora questo subisca ritardi o instradamenti sulla linea lenta.

Affinché poi si rendano conto delle condizioni di viaggio che siamo costretti a subire - concludono - le stesse istituzioni sono state invitate a salire con noi su uno dei treni di ritorno da Roma Termini nella fascia oraria tra le 17 e le 19''.






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