

VITERBO - 'Di fronte a una finanziaria, che sostenendo una grande spesa per le armi penalizza ancora di più l’accesso alla sanità, all’istruzione, ai servizi essenziali, lascia le retribuzioni e le pensioni al palo, con un’inflazione reale inarrestabile, è necessaria una risposta del mondo del lavoro adeguata a respingere l’economia di guerra, sostenuta dal governo italiano, gran parte delle opposizioni e dall’Unione Europea.
Ci vogliono far credere che è necessario proseguire la guerra in Ucraina, avversando persino la trattativa tra USA e Russia, puntando alla riconversione di industrie alla produzione di armi (vedi Stellantis). Ci vogliono impaurire con minacce che non esistono, per farci accettare ulteriori sacrifici e la crescita delle disuguaglianze, con ricchi sempre più ricchi e tutti gli altri più poveri.
Per questo sosteniamo con forza lo sciopero dei sindacati di base di venerdì 28 novembre, e parteciperemo alla manifestazione del giorno dopo, sabato 29 novembre a Roma, che lega la denuncia della “politica dei sacrifici” per i popoli europei con la prosecuzione del genocidio a Gaza, solo rallentato e perpetrato in altre forme, come il blocco degli aiuti lasciati passare col contagocce, a fronte della fame, la sete, il freddo incombente, l’assenza dei medicinali.
La federazione del PRC di Viterbo sarà presente, con i propri militanti e simpatizzanti nello sciopero del 28 e nella manifestazione del 29 a Roma'.
Loredana Fraleone – segretaria di Rifondazione Comunista della Fed. Di Viterbo