ANNO 15 n° 118
Riapertura della chiesa di San Michele a Canepina
Un evento storico per la comunitą
22/02/2025 - 09:01

CANEPINA - Domenica 23 febbraio 2025 ore 10:30, a Canepina sarà riaperta la Chiesa dei frati oggi conosciuta come S. Michele; la Chiesa era chiusa dal mese di luglio 2024 perché sottoposta ad un delicato intervento di restauro sulla volta del presbiterio, dove era presente un affresco di Maria santissima con gli angeli. Questo delicatissimo intervento ha riportato alla luce 12 figure probabilmente di Santi o apostoli.

La comunità canepinese è legata a questa Chiesa, attorno al 1476 quando un'epidemia di peste colpì il territorio, la gente moriva a centinaia e migliaia, in quel luogo dove ora sorge l'attuale Chiesa, passava un piccolo corso d'acqua, tra quelle acque pure molte persone guarirono. Sorse così una piccola cappella e poi pian piano una piccola chiesa chiamata S. MARIA DEL FOSSITELLO. Nel 1573 secondo quanto tramandato, succede un altro evento che riportò l'attenzione su quel luogo. Una donna afflitta da malattie allora non curabili entrò in questa chiesa e davanti all'immagine della Madonna guarì. Si gridò al miracolo e non ci volle molto per riportare l'attenzione su quel luogo. Preghiere, processioni da tutti i paesi vicini; sempre nello stesso anno si parla della necessità di regolare l'afflusso dei pellegrini. Qui si decise di affidare questo luogo di culto ai padri carmelitani.

Il 19 Dicembre del 1574 i frati carmelitani presero possesso della Chiesa di S. Maria del Fossitello e si diedero da fare per sistemarla in maniera accettabile alla comunità. Ma fu nel 1593 che un frate carmelitano Padre Angelo Menicucci di origine canepinese, mise mano alla costruzione realizzando l'attuale complesso architettonico: CHIESA e CONVENTO. Affidò la realizzazione delle cappelle ad alcune famiglie abbienti del paese e confraternite.

Da allora il nome cambiò spesso: Chiesa della Madonna del Carmelo, Chiesa dei frati e nel 1917 Chiesa di S. Michele dopo che la vera Chiesa dedicata a S. Michele fu distrutta da un incendio. Dal 1873 la Chiesa non era più dei frati carmelitani, il conventò passò al comune il quale ha realizzato un bellissimo museo delle tradizioni popolari, mentre la Chiesa è rimasta come luogo di culto. Gli ultimi restauri furono compiuti nel 1988/1989 sotto il parroco don Giovanni Bitti, un altro restauro nel 2018 con don Gianni Carparelli e l'ultimo restauro con don Gianluca Scrimieri.

Alla solenne Celebrazione eucaristica sarà presente anche un sacerdote carmelitano scalzo, padre Claudiano proveniente dal Brasile, sarà docente al 'Teresianum' a Roma da Ottobre prossimo, è stato allievo di padre Pierino Orlandini, nativo di Canepina e missionario per tutta la vita in Brasile. La liturgia sarà animata dai due cori parrocchiali di Canepina e dai giovani frati cappuccini e alcuni ministranti. Alla celebrazione saranno presenti le autorità civili, militari, i gruppi parrocchiali, comitati, le associazioni del paese e i restauratori della Keorestauro di Roma che hanno lavorato per riportare la volta del presbiterio come era in origine.






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