ANNO 15 n° 223
Rendimenti regolari con i BTP
09/08/2025 - 21:08

Quando si investe il proprio capitale gli obiettivi possono essere molto diversi tra di loro. C’è chi ad esempio sceglie di investire in soluzioni a basso rischio per avere dei piccoli interessi che permettano comunque ai propri risparmi di fruttare. Oppure ci sono coloro che vorrebbero avere dei veri e propri rendimenti, dei ricavi su cui poter fare affidamento per le proprie spese. Se siete alla ricerca di soluzioni di questo tipo potreste optare per l’acquisto dei BTP, i classici Buoni del Tesoro Poliennali. Sono titoli di Stato italiano che in alcuni casi offrono dei rendimenti molto interessanti, come nel caso dei BTP 3.85% 1 oct 2040. Questi titoli scadranno tra 15 anni, e fino ad allora permetteranno di ricevere dei rendimenti pari al 3,85% annuale. Potete trovarli facilmente grazie al codice ISIN IT0005635583.

Tutto sui BTP 2040

I BTP che scadranno il 1 ottobre 2040, e che hanno un rendimento del 3,85%, sono in realtà molto recenti. Sono stati emessi a febbraio di quest’anno, e hanno una durata complessiva di circa 15 anni. Sono stati accolti molto bene dal mercato, e possiamo notarlo osservando l’andamento che hanno avuto negli ultimi mesi. Il valore a cui si vendono non si discosta molto da quello nominale, sintomo che stanno avendo una buona tenuta.

Per quanto riguarda il rendimento abbiamo già detto che è pari al 3,85% annuale. I pagamenti si ricevono su base semestrale, e sono divisi esattamente a metà (1,925% per ogni cedola).

Pro e contro

Tra i vantaggi di questi BTP c’è sicuramente il rendimento. Per lo stato attuale dell’economia non è un rendimento basso, anzi. Permette di avere delle buone entrate ogni sei mesi. Al tempo stesso è utile considerare che da qui ai prossimi quindici anni la situazione potrebbe cambiare, rendendo queste cedole non più così convenienti.

Una buona idea potrebbe essere quella di affiancare questi BTP con dei titoli a scadenza più bassa, come dei BTP che durino pochi anni, o addirittura dei BOT (i Buoni Ordinari del Tesoro che durano per un massimo di 12 mesi). La diversificazione potrebbe essere la soluzione, come accade spesso con gli investimenti finanziari.

A chi potrebbero interessare

Analizzando l’andamento del mercato possiamo dire che questi BTP non sono adatti per chi cerca dei titoli venduti ad un prezzo molto più basso rispetto a quello nominale. Titoli di questo genere permettono di avere degli ottimi ricavi al momento della scadenza, ma questo non è il caso dei BTP 2040.

Sono invece un buon investimento per coloro che desiderano acquistare dei titoli che garantiscano un valido rendimento periodico. La percentuale del 3,85% permette di contrastare molto bene gli effetti dell’inflazione, e di avere dei ricavi cospicui.

Inoltre l’Italia propone dei titoli di Stato considerati generalmente molto solidi. Il nostro Paese ha una buona economia che, anche con qualche difficoltà, non sembra avvicinarsi a crisi che potrebbero compromettere il pagamento dei titoli di Stato. Per questo potreste pensare di inserire questi BTP in un portafoglio diversificato che unisca titoli a basso rischio con investimenti meno stabili.






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