ANNO 15 n° 315
Rave di Valentano, una festa da dimenticare: 26enne denuncia violenza sessuale nel camper
La giovane racconta in tribunale le molestie subite durante il maxi raduno sul lago di Mezzano nell’estate 2021. Testimonianze tra droga, alcol e degrado dilagante
11/11/2025 - 12:18

VITERBO – “Una festa da dimenticare, con un clima da scappati di casa.” Così una delle partecipanti ha descritto il rave party di Valentano, sul lago di Mezzano, che nell’estate del 2021 aveva richiamato oltre diecimila persone da tutta Italia ed Europa. Tra i partecipanti, anche una giovane di 22 anni all’epoca dei fatti, oggi ventiseienne, che ha denunciato una violenza sessuale avvenuta all’interno di un camper durante la notte di Ferragosto.

Nel processo in corso davanti al tribunale di Viterbo, la ragazza ha raccontato di essere stata chiusa in un camper e palpeggiata da un giovane che, secondo l’accusa, avrebbe anche tentato di costringerla a un rapporto sessuale. “Mi aveva dato un passaggio dal Garda fino al lago di Mezzano – ha detto la vittima in aula – ma durante il viaggio ha iniziato a bere e a toccarmi. Mi diceva che dovevo farmi scopare perché mi aveva accompagnata fin lì. Quando cercavo di evitarlo, diventava aggressivo e mi insultava.”

La 26enne ha poi descritto in aula un clima di paura e isolamento, aggravato dal caos del raduno. Il ragazzo infatti, che era a conoscenza dei vari disturbi della ragazza, avrebbe spostato il camper in mezzo alla calca per farla entrare nel panico e rendere quella situazione insostenibile, come spiegato dalla vittima. La sera di Ferragosto poi sarebbe entrato mentre la ragazza si stava cambiando, l’avrebbe afferrata e si sarebbe strusciato su di lei reiteratamente.

Sola e sotto shock, la giovane ha contattato la madre, che l’ha convinta a rivolgersi ai carabinieri. È così scattata la denuncia che ha portato al processo a carico dell’imputato, difeso dagli avvocati Fausto Barili e Flavio Bianchi. La madre della vittima sarà sentita alla prossima udienza.

Durante la stessa seduta, un’altra ragazza presente al rave ha parlato di “tre giorni tra droga e alcol” e di un’atmosfera completamente fuori controllo: “Era molto agitata e piangeva quasi sempre. Ho visto insulti e scatti di rabbia da parte del ragazzo, ma non le molestie che avvenivano nel camper. Si capiva però che era successo qualcosa di grave.”

Il maxi raduno di Valentano, già salito alle cronache per la morte di un 24enne annegato e per i danni subiti dai proprietari dei terreni occupati, è al centro anche di un altro procedimento. Un 37enne albanese è infatti imputato per invasione di terreni, contestata in concorso. Gli imprenditori Piero e Vincenzo Camilli, locatari dell’area agricola, hanno denunciato 300mila euro di danni e chiesto un risarcimento al Ministero dell’Interno, respinto dal giudice poiché all’epoca “non esisteva obbligo giuridico di intervento” prima del decreto anti-rave.

Le prossime udienze sono attese per gennaio, quando saranno ascoltati i Camilli e altri testimoni.






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