di Andrea Stefano Marini Balestra
Rapina alle poste di Canino: avrebbero brindato dopo il colpo. Così è stato narrato dall’ispettore della Polstrada Di Paola sentito come teste nel processo avanti il tribunale per Bruno Laezza, “autista” dei rapinatori, tutti già condannati nella nota rapina di Canino.
Bruno Laezza, dichiarato incapace di intendere e volere dal perito del Tribunale, fu l’uomo fermato dopo il colpo alla guida della Lancia Y rossa che aveva a bordo tre persone: gli esecutori del colpo.
Questi ultimi, insieme al direttore della filiale delle Poste, Massimiliano Ciocia, sono stati condannati prima dal Tribunale di Viterbo e poi dalla Corte di appello di Roma, per cui l’unico ancora “alla sbarra” è il Laezza.
L’ispettore di Paola, intervenuto dopo la rapina con l’auto di servizio, ha riferito di aver proceduto al loro fermo e dal sequestro di un cellulare era stato trovato un post inviato da un pregiudicato: bottiglie di spumante.