CAPODIMONTE - Non è un menù. È un racconto. Al Ristorante Pepenero di Capodimonte, lo chef Salvo Cravero e il proprietario Daniele Ciuchini hanno dato vita a una nuova esperienza gastronomica che porta un nome semplice ma potente: Radici & Alchimie.
(Lo spaghetto alle vongole)
Un titolo che racchiude l’essenza di un percorso culinario che non cerca di stupire con artifici, ma di restare nella memoria e nel cuore. Ogni piatto nasce da un gesto, da una memoria, da una visione che affonda le radici nella Tuscia e guarda avanti con coraggio e poesia.
(Il Cinghiale nel raviolo)
“Qui la brace parla, il mare sussurra, l’orto respira. La tecnica non si esibisce, ma sostiene. La tradizione non si imita, ma si racconta. È una cucina essenziale, mai semplice: un racconto che si compone nel silenzio, nel dettaglio, nel ritmo dei piatti che si susseguono come capitoli di una storia.” Così lo Chef Cravero definisce il nuovo menù.
(Il pescato alla brace)
Il menù Radici & Alchimie si apre come un libro in cui il lettore-gourmet è invitato a perdersi e a ritrovarsi. Dalla freschezza marina del Gambero rosso crudo con salsa alla pizzaiola alla forza ancestrale della Ombrina alla brace con salmoriglio della Tuscia, ogni portata custodisce una memoria e la trasforma in esperienza contemporanea.
(La frittura d'autore)
Lo spaghetto alle vongole diventa rito reinventato, la frittura si fa gesto d’arte, il raviolo di cinghiale che racconta boschi e cacce antiche. E poi i dolci, che non chiudono ma rilanciano: la brioche e cappuccino serviti di sera, i Sassi del lago che sembrano nati dall’acqua e dal tempo, il Salt Bae che trasforma un tiramisù in teatro.
(L'eco del bosco)
Pepenero non è mai stato un ristorante convenzionale, ma oggi, con questo menù, si afferma come un luogo dove la cucina è racconto e identità. Un luogo che non appartiene solo a chi lo guida, ma a chi lo vive.
(SALT Bae)
“Ogni piatto – racconta lo chef Cravero – nasce da un gesto che ricorda chi siamo. Non vogliamo stupire, ma restare. Nel cuore di chi si fida e si lascia guidare.” In queste parole si riflette anche la filosofia di Daniele Ciuchini, che ha fatto del Pepenero una casa di esperienze e un luogo magico.
Radici che affondano nella Tuscia. Alchimie che guardano avanti.
Il resto, è solo da vivere.