VITERBO – Niente panico, nessuna emergenza. Se stamattina avete visto le strade di Viterbo presidiate dall'Esercito, il motivo era più che pacifico: la tradizionale corsa podistica Straviterbo, tornata puntuale come ogni anno a far sudare e sorridere la città. Organizzata dalla Scuola Sottufficiali dell'Esercito in collaborazione con UISP e CONI Lazio, e con il patrocinio del Comune, la manifestazione ha richiamato centinaia di partecipanti, divisi in due schieramenti ben distinti: gli 'agonisti', pronti a divorare l'asfalto, e i 'non agonisti', decisi a godersi una mattinata di sport senza l'assillo del cronometro. Spina dorsale dell'evento, come sempre, le squadre delle varie specialità dell'Esercito, che hanno dimostrato notevole preparazione atletica.
Due i percorsi disegnati nel cuore della città: uno da 10 km per i professionisti del 'tacco e punta' e uno più agile da 5 km, per chiunque volesse partecipare senza rischiare un esaurimento.
Il quartier generale è stato allestito a Prato Giardino, con l'adunata fissata alle 8 del mattino. La partenza per gli agonisti è scattata alle 10, seguita alle 10:25 da quella dei non agonisti. Un tempismo quasi comico, che ha visto i corridori più veloci tagliare il traguardo dei 10 km in meno di mezz'ora, praticamente mentre la folla dei 'tranquilli' stava ancora iniziando la propria fatica.
Ma la Straviterbo non è solo sudore. A fare da corollario alla corsa, numerosi stand hanno animato Prato Giardino, tra cui spiccava quello di 'Viterbo con Amore'. Sarà proprio l'associazione che sostiene con l’emporio solidale quasi 300 famiglie viterbesi a ricevere l'intero ricavato della manifestazione, consegnato direttamente dai vertici dell'Esercito, a conferma che anche una corsa può trasformarsi in un grande gesto di solidarietà.
Intanto mentre i podisti macinavano chilometri, i più piccoli hanno potuto provare l'ebbrezza di diventare eroi per un giorno nello stand 'Pompieropoli', dove i volontari dell'associazione Ex Pompieri hanno guidato i bambini in percorsi sicuri, facendogli sperimentare cosa significhi essere un vigile del fuoco. Un'esperienza che, per qualche ora, ha sostituito i videogiochi con caschi ed estintori.
Poco più in là, l'atmosfera si faceva più marziale. L'Esercito ha messo in mostra alcuni dei suoi fiori all'occhiello: dagli stand informativi sulle unità specializzate NBC (Nucleare, Batteriologico, Chimico), ai pesanti mezzi blindati utilizzati nelle missioni all'estero, che hanno attirato sguardi ammirati e curiosi.
Per chi ama l'azione, i sottufficiali hanno dato dimostrazioni di lotta corpo a corpo, mentre le unità cinofile mostravano l'incredibile sinergia tra uomo e cane. Il tutto condito da musica, stand espositivi e sessioni di military fitness, per chi non si fosse stancato abbastanza con la corsa.
Insomma, un evento poliedrico che ha saputo ruotare con intelligenza attorno al suo asse principale, lo sport, dimostrando che una maratona può essere anche una festa per tutti, persino per chi preferisce guardare (e sognare di essere Rambo) piuttosto che correre.
La manifestazione si è conclusa alle 11.30 con la premiazione dei vincitori assoluti e per categoria, Alessandro Visone e Marcella Municchi.