CIVITA CASTELLANA - Di origine brasiliana, vulcanica e con la danza nel cuore, Ana Leticia De Barros Trajano ha perso la vita nel violento frontale sulla Nepesina del 10 agosto. Ricordata da tutti come una donna solare e sorridente, capace di alimentare le reti sociali con genuinità, era ironica e incline ad apprezzare il divertimento e il ballo, forma d’arte che sapeva condividere con trasporto.
Accolta da Civita Castellana con calore, la donna era ormai italiana di adozione, era sposata e coltivava numerose amicizie. Esprimeva la sua sensibilità per i colori e la musica attraverso corsi di danza del ventre, che l’hanno tenuta impegnata per diversi anni. Abile nel fare squadra con le donne, credeva fermamente nell’importanza dei viaggi: una persona creativa e accogliente che ha speso a lungo energie per il Carnevale civitonico, trait d’union con la sua terra natia.
Questa mattina si sono svolte le sue esequie, celebrate da don Ampelio Santagiuliana. Commosso è stato il ricordo di una sua amica durante la benedizione della salma: “Ana Leticia ha donato sorrisi e gioia ogni giorno della sua vita”, queste le sue parole. Il parroco ha sottolineato la prematura scomparsa della danzatrice con grande tatto, aggiungendo: “Se abbiamo fede, noi vedremo Ana Leticia viva presso Dio”.
“Mancherà molto a tutti noi”, ha continuato la sua amica, che ha voluto ringraziare l’Italia per l’affetto donato a lei e ad Ana Leticia. La benedizione è stata accompagnata dal canto di San Francesco “Dolce Sentire”.
Molto intensi e sentiti i messaggi di cordoglio, per una donna affabile e cortese che ha lasciato a Civita Castellana un ricordo condiviso.