ANNO 15 n° 132
'Quel giorno con Papa Prevost a passeggio per Viterbo'
'Preparato, discreto, gentile' Uno dei protagonisti di quella visita nel 2011 ricorda l'incontro col sacerdote americano
Fabio
11/05/2025 - 02:14
di Fabio Tornatore

di Fabio Tornatore

VITERBO - 'L'ho accompagnato in una visita della città, ci parlò delle missioni in Perù, delle funzioni di coloro che si ispirano agli agostiniani, ci disse che ognuno ha la sua vocazione'. Quel febbraio del 2011, quando Papa Leone XIV, allora padre Prevost, visitò Viterbo, l'avv. Roberto Saccarello se lo ricorda bene. Lui è uno dei protagonisti di quell'incontro, immortalato anche nella foto che ormai circola sulle pagine della stampa e sui siti dei quotidiani locali da quando è stato proclamato 'l'Habemus Papam' mercoledì scorso.

'Il Sacro Ordine dei cavalieri Costantiniani di San Giorgio è molto vicino agli agostiniani' spiega Roberto Saccarello, delegato Cavaliere di Gran Croce della Tuscia, 'perchè quando non avevamo una casa ci diedero ospitalità, e siamo rimasti vicini alla parrocchia e aiutiamo con il terzo settore. Quindi quando il Priore Generale dell'ordine di Sant'Agostino, padre Prevost, venne in visita nelle chiese di Viterbo noi eravamo presenti. Nella città c'erano confraternite, c'era il noviziato dell'ordine, a Monterazzano gli agostiniani eremiti, per cui il Priore generale si trattenne 2 o 3 giorni. Il primo giorno ci ricevette tutta la parrocchia, tenne una conferenza sotto l'altare della Madonna Liberatrice, ci parlò delle missioni. Poi l'ho accompagnato in una breve visita del centro storico: il santuario di Santa Rosa, il Palazzo Papale, San Pellegrino'.

'A pranzo, nel convento' continua Saccarello 'ricordo che uno degli ospiti era monsignor Salvatore Del Ciuco, a tavola si intrattenne sulla storia di Viterbo, e sui Papi. Ebbi un'ottima impressione, era una persona molto preparata, discreta e gentile. Ci parlò della funzione attuale di coloro che si ispirano agli agostiniani, e ci disse che ognuno ha la sua vocazione'.

'Dopo il pranzo abbiamo passeggiato nel chiostro del convento, e mi sono soffermato con lui sugli affreschi delle volte: abbiamo parlato dei bellissimi dipinti, delle raffigurazioni di Sant'Agostino e gli Ordini cavallereschi del XVI secolo, si mostrò interessato'.

'Era un uomo con una carica molto alta, priore generale dell'ordine' spiega il delegato della Tuscia dei Cavalieri Costantiniani 'abbiamo seguito la sua carriera con attenzione, e un po', quando abbiamo saputo che era nel conclave, ce lo aspettavamo riguardo alla proclamazione, anche se comunque le voci su un possibile Papa italiano ci avevano ormai convinto. Riguardo una futura nuova visita nella Città dei Papi da parte di Papa Leone XIV' conclude l'Avv. Roberto Saccarello 'noi ce lo auguriamo, ma ovviamente l'invito spetta al vescovo di Viterbo'.






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