ANNO 14 n° 119
Qualità dell'aria, dati rassicuranti solo Civita Castellana sfora
I rilevamenti dell'Arpa: Acquapendente e Viterbo ok, nella città falisca
polveri sottili oltre la soglia per la 18esima volta in un anno. Ma non è allarme
28/12/2015 - 02:00

di Andrea Arena

VITERBO – Tuscia isola felice, o quasi. E parliamo di qualità dell’aria, l’argomento che tiene banco in questi giorni, visto che in moltissime città italiane (da Milano a Roma passando per l’inquinatissima Frosinone) i valori sono fuori dalla norma e costringono le autorità a prendere provvedimenti. Come la circolazione a targhe alterne, o addirittura il blocco del traffico.

Nella provincia di Viterbo, però, i dati sono rassicuranti. Basta verificare quelli forniti dall’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale. L’ultimo report giornaliero risale al 23 dicembre, antivigilia di Natale (e giorno caldo per il traffico, con gli uffici ancora aperti e la corsa ai regali). Le tre centraline attive sul territorio, una nel capoluogo, una ad Acquapendente, una a Civita Castellana, attiva 24 ore su 24, dicono che le cose non vanno male.

Ad Acquapendente, ozono e anidride carbonica sono rispettivamente a livello 37 (alle ore 16) e 29 (alle ore 20), quando la soglia d’allarme è 240 nel primo caso e 200 nel secondo, mentre le polveri sottili, che sono quelle più nocive, arrivano a 15, con il limite che invece è fissato a 50.

A Viterbo, l’ozono registrato mercoledì scorso è 28 (limite sempre 240), anidride carbonica 92 (limite 200) e le polveri sottili 27, praticamente la metà della soglia.

Quella che è messa peggio invece è Civita Castellana. La centralina di via Petrarca ha fatto segnare indici nella norma per l’anidride carbonica (73), ma non per il Pm10, cioè le polveri sottili, che il 23 dicembre hanno raggiunto la soglia di 50 microgrammi per metro cubo, il limite previsto, nell’arco delle 24 ore. Un dato irregolare, dunque, ma che non deve allarmare, visto che la legge consente di sforare il tetto per 35 volte nell’arco di un anno e Civita Castellana, sempre secondo i dati dell’Arpa, in tutto il 2015, ha superato la soglia appena 16 volte. Insomma, quella delle ceramiche sarà pure la città con l’aria più inquinata della Tuscia (deòlle tre censite da Arpa), ma rispetto ad altre città in Italia può stare tranquilla.





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