ANNO 14 n° 120
'Quale pericolo, tutti i campi sono così'
I responsabili del campo da calcio dell'Ellera rispondono alla denuncia
27/09/2017 - 07:04

VITERBO - Continua a sollevarsi il polverone dell'Ellera. Ma stavolta solo quello della polemica. A rispondere, infatti, alla denuncia del cittadino di quartiere, Bruno Barra, ci pensano i responsabili del campo da calcio in terra. Il cittadino viterbese, infatti, da ormai molti anni, porta avanti una battaglia riguardo la polvere, a suo dire poco salutare, sollevata durante gli allenamenti: ''Rovina anche gli infissi della mia abitazione - esordiva al nostro giornale il dottor Barra - e gli irrigatori installati non hanno risolto il problema in alcun modo''.

Di altro avviso, invece, i responsabili del campo comunale che, quotidianamente, si recano sul terreno di gioco per irrigare il suolo: ''E' vero. Anni fa come, come confermano gli abitanti della zona, venne la Forestale a fare dei rilevamenti. Ma ci dissero solamente di munire il campo di appositi irrigatori per risolvere la questione. Dopo aver azionato l'acqua, infatti, il terreno si inumidisce per molto tempo e rimane saldo a terra senza sollevare alcun genere di polvere. Qui non si è mai lamentato nessuno: neanche i genitori dei ragazzi iscritti alla scuola calcio''.

Acqua in abbondanza che sembrerebbe aver assottigliato una situazione di disagio che ha radici molto profonde: ''All'epoca (nel 2012 n.d.r.) ci fu una polemica pazzesca, forse esagerata. Noi pensammo anche di proporre al Comune una compartecipazione visto che il campo appartiene a loro. Sarebbe stato bello trasformarlo in manto erboso o anche sintetico, ma a Viterbo i campi sono tutti così. Se venisse cambiato questo, tutti vorrebbero fare altrettanto e la spesa per il Comune diventerebbe troppo onerosa''.

Quindi, oltre l'irrigazione, non sembra esserci una diversa via d'uscita. E ad abbassare i toni e riportare tutto alla calma ci pensa uno dei custodi: ''Il problema non è neanche da atribuire al terreno, ma al caldo. Qui non c'è ombra e siamo continuamente esposti al sole. Ovviamente d'estate, con molti gradi in più, il terreno tende ad asciugarsi molto più rapidamente e capita di vedere sollevamenti di polvere. Ma rimane comunque terra. Altrimenti le autorità competenti avrebbero preso dei provvedimenti dopo tutti i rilevamenti. Ora che le temperature torneranno ad abbassarsi, si abbasseranno anche le polemiche''.

La situazione, dunque, sembra sotto controllo. Un terreno scomodo, ma non pericoloso. Un'opportunità ''sporca'' ma non rischiosa per i ragazzi che coltivano la passione calcistica. Dopotutto, conclude il responsabile del campo: ''Come puoi dire ad un bambino di non giocare a pallone perchè c'è la terra?''





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