di Martina Pedica
FABRICA DI ROMA - La manipolazione mentale è una modalità subdola messa in atto dalle persone, a volte anche in maniera inconsapevole, per influenzare indirettamente il comportamento e le azioni altrui. Non tutti i tipi di manipolazione sono negativi poiché, per esempio, nelle pubblicità e nel marketing ci sono diverse tecniche utilizzate per indirizzare le persone verso l’acquisto di un determinato prodotto.
Ma, nel momento in cui, ci rendiamo conto che subentra il senso di colpa e la paura nel non accontentare l’altra persona con i nostri comportamenti, probabilmente siamo vittime di una manipolazione emotiva negativa. È spesso difficile riconoscere che qualcuno ci sta manipolando perché il manipolatore agisce in modo silenzioso facendoti credere di aver scelto tu stesso di compiere certe azioni, senza neanche permetterti di capire come sei arrivato a quel punto.
Tutti, prima o poi, mettiamo in pratica comportamenti manipolatori ma, nella maggior parte dei casi, non lo facciamo ogni singolo giorno. Esistono diversi modi per manipolare e, quindi, anche per poter capire se sei una vittima costante di manipolazione.
Ad esempio, un atteggiamento classico del manipolare è quello di comportarsi in maniera perfetta, gentile e accomodante con te solo quando i tuoi comportamenti riflettono ciò che lui vuole, ma alla minima cosa che lo farà arrabbiare, cambierà completamente con te, diventando spesso anche aggressivo.
Le persone tendono ad evitare i conflitti ed è così che il manipolare sfrutta ciò a suo vantaggio per avere la meglio. Ma, ricorda, che a volte è importante mettere dei paletti e non consentire a nessuno di violarli anche se questo significa che quella persona potrebbe arrabbiarsi molto con te o abbandonarti. Un’altra tecnica utilizzata molto che va in contrasto con quest’ultima, è quella del silenzio punitivo.
Questa volta il manipolatore invece di arrabbiarsi, urlare, farti scenate, semplicemente ti punisce in modo subdolo col silenzio, lasciandoti nei tuoi mille pensieri circa cosa potrai aver mai fatto di male per meritarti ciò. È con questo comportamento che, purtroppo, spesso le persone arrivano a scusarsi anche di cose che non dovrebbero quando, invece, sarebbe corretto spiegare all’altra persona che questo comportamento ci sta facendo soffrire e che si può risolvere qualsiasi cosa parlandone.
Anche perché, ricordati che una persona che ti vuole veramente bene, vuole evitare in tutti i modi di farti soffrire. Lo scopo dei manipolatori, inoltre, è spesso quello di farti sentire in colpa fino ad auto-convincerti di non fare mai abbastanza. Per fare questo, useranno i tuoi stessi sentimenti contro di te, utilizzando messaggi passivo-aggressivi del tipo: “Se mi volessi bene davvero allora non faresti così”. Il manipolare spesso cerca di controllarti dimostrandoti lui stesso, per primo, fiducia e sentimenti positivi. Ti inviterà a quel punto a fare lo stesso, spesso chiedendoti di compiere azioni particolari. Innescherà così un sentimento di reciprocità, in questo caso non positivo, poiché ti porterà a sentirti in colpa nel momento in cui non accetti le sue decisioni o lo contraddici.
È giusto dimostrare fiducia e non voler andare contro chi vogliamo bene, ma questo non significa accettare passivamente ogni comportamento dell’altro, anche quelli che ci fanno soffrire. Quando ci troviamo di fronte a questi comportamenti è importante riflettere e non liquidare subito le emozioni che proviamo visto che spesso la manipolazione può sfociare anche in forme di abuso e di violenza psicologicafisica.
Inoltre, è importante non giustificare i soggetti stessi che mettono in atto tali comportamenti, ma allo stesso tempo comprenderli e aiutarli, soprattutto se lo fanno in modo involontario. Quest’ultimi, infatti, sono spesso persone narcisiste con manie del controllo, ma a volte sono anche individui che appaiono sicuri superficialmente mentre sono insicuri e bisognosi di attenzioni all'interno.