ANNO 15 n° 140
''Profondo azzurro'', ecco l'ultimo libro di Claudio Di Marco
Il volume, che esce dagli schemi dei precedenti, è stato presentato sabato in occasione del Memorial Agneni
20/05/2025 - 00:31

VITERBO - 'Pronfondo azzurro, il decennio che ha reso più bella la nostra giovinezza' è il titolo del dodicesimo libro di Claudio Di Marco presentato sabato scorso presso Centro Sportivo Rasenna, nell'ambito del Memorial Agneni.

Si tratta di un libro decisamente diverso dagli altri, perché esce dai confini della Tuscia ed esaudisce il desiderio dell’autore di scrivere di quel decennio azzurro in cui per i giovani di allora la vita fu decisamente più bella. Anche grazie alle partite della Nazionale di calcio, dal ’68 al ‘78.

Un decennio in cui molti sono passati dall’essere ragazzini a quasi uomini. Ricordi spontanei, appunto, ma anche il prodotto di una ricerca, di uno studio, grazie ad alcuni articoli dei grandi giornalisti di allora, di pagine dei giornali che hanno sempre seguito la Nazionale con grande spazio ad essa riservato. C’erano i ragazzini - nel ’68 - che non vedevano l’ora di diventare grandi, maggiorenni. Non immaginavano che molti decenni dopo, quello stesso tempo sarebbe volato via a velocità doppia o tripla.

Ai quei ragazzini apparivano tanto grandi quei giocatori in Azzurro – in grigio sui televisori – rigorosamente al naturale, senza tatuaggi e capigliature improbabili. Molti erano anche giovani, ma sembravano “omoni”, da seguire con attenzione fin da quando venivano inquadrati e cantavano l’Inno di Mameli. Dieci anni dopo già qualcosa stava cambiando, ma era ancora tutto bello così, sognando in Argentina di diventare campioni del Mondo, sfiorando l’impresa con la squadra forse più bella di sempre.

 






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