VITERBO - C'è un problema che da mesi affligge i produttori di nocciole della Tuscia e aggiunge una beffa ai tanti danni subiti: si tratta della mancata definizione dei prezzi di mercato della tonda gentile. Una situazione che i coricoltori locali stanno subendo con pesante disagio, già fiaccati da almeno cinque anni da raccolti deludenti, dovuti a calamità naturali (come gelate tardive, alluvioni, ondate di caldo e siccità), invasione di cinghiali, nonchè i temutissimi attacchi della cimice asiatica uniti all'inefficacia dei fitosanitari
Senza questa informazione essenziale e in mancanza di un riferimento tariffario utile alla valutazione e alla vendita del prodotto, sta aumentando sempre di più la preoccupazione degli agricoltori locali.
E' noto che quest'anno, seguendo la scia nefasta degli anni precedenti, la produzione delle nocciole ha subito un duro colpo in tutte le aree principali di produzione, non solo per i danni da cimici, ma anche per la caduta anticipata dei frutti, la cosiddetta “cascola precoce” che ha causato danni fino al 100%.
'In un quadro di crisi come questo descritto - commenta Fernando Monfeli, presidente di Asta, associazione spontanea per la tutela degli agricoltori - la mancata pubblicazione dei prezzi da parte dei principali acquirenti di nocciole non fa altro che aumentare quel senso di incertezza che tanto grava sulla nostra stessa esistenza. Chi lavora con le nocciole, dal produttore al commerciante, dal trasformatore all’industria sa benissimo che quest’anno, visto il massiccio attacco di cimici e le continue piogge, il prodotto sul mercato difficilmente potrà posizionarsi nelle face definite e gran parte di esso finirà nella voce “prezzo da concordare”, il che significa che il prezzo non c’è e questo suscita importanti e numerosi interrogativi'.
Monfeli ricorda anche la recente richiesta di stato di calamità che era stata inoltrata dalle associazioni di categoria al ministero dell'agricoltura: 'Per quale motivo - si interroga - chi ha inoltrato la richiesta ancora oggi non ci fornisce i prezzi in maniera leale trasparente?
Razionalmente, i prezzi alla produzione (cioè quelli pagati agli agricoltori per le nocciole in guscio) seguono dinamiche ormai note, influenzate dall'andamento della produzione nazionale, dal prezzo internazionale — in particolare quello turco — e da altri fattori economici e valutari. Anche se alcuni si aspettano un aumento dei prezzi — spinto dalla diminuzione della produzione turca e dalla minaccia della cimice asiatica in Turchia — gli agricoltori italiani non possono trarre vantaggio da questa potenziale impennata senza un listino ufficiale definito. 'Per questo - conclude Monfeli - ci troviamo di fronte ad una contraddizione paradossale che ci porta inevitabilmente a brancolare nel buio. Oggi ancora non abbiamo idea di se e quanto potremo guadagnare con quel poco prodotto che si è salvato dalle sciagure e di conseguenza se è valsa la pena sforzarsi per dedeicare tempo e fatica alla raccolta'