ANNO 15 n° 325
Presentazione del libro “Umbria Antica, storia e genetica di un popolo dimenticato”
Sabato 22 Novembre presso il Museo Nazionale Etrusco della Rocca Albornoz
21/11/2025 - 15:49

VITERBO - Per tutti gli appassionati di storia, archeologia, scienze umane e genetica: Sabato 22 Novembre, ore 16.30, presso il Museo Nazionale Etrusco della Rocca Albornoz di Viterbo, vi invitiamo alla presentazione del libro “Umbria Antica – Storia e Genetica di un Popolo Dimenticato”, di Pierluigi Bonifazi.

Il libro rappresenta un’opera unica nel suo genere: un’indagine multidisciplinare che fonde genetica, storia, linguistica e antropologia in un’unica narrazione avvincente e rigorosa. L’obiettivo è riscoprire le origini dei popoli italici dell’Italia centrale attraverso le più recenti scoperte scientifiche: attraverso l’analisi del DNA antico e lo studio delle migrazioni preistoriche, il volume propone una visione innovativa della loro formazione culturale e genetica.

Il cuore della conferenza sarà dedicato al popolo più enigmatico e discusso dell’antichità: gli Etruschi, custodi di tradizioni misteriose, simboli arcani e una cultura dalle radici ancora avvolte nella leggenda.

Gli studi più aggiornati presentati dall’autore evidenziano il ruolo dell’etnos italo-celtico paleo-umbro e il profondo intreccio con le popolazioni delle steppe eurasiatiche, molto prima dei miti romani e della leggenda di Enea.

Una nuova prospettiva che racconta un’Italia arcaica segnata da incontri, invasioni e fusioni culturali: dai popoli kurganizzati ai culti solari, dalle strutture patriarcali alle antiche civiltà neolitiche della “Vecchia Europa”. Da questa complessa eredità nacquero gli Umbri, gli Etruschi e infine i Romani.

Sarà un’occasione di approfondimento di questi temi e di riflessione su come le più moderne tecniche di indagine genetica possano aiutare a ricostruire il nostro passato.

Interverranno

L’autore Pierluigi Bonifazi, biologo molecolare, esperto di Archeogenetica, pres. Associazione Umru aps,

l’archeologa Emanuela Musotto e Raffaele Donno.

Un ringraziamento speciale ad Archeotuscia odv.

 

Ingresso libero.

 






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