VITERBO - Emozione, talento e memoria si sono fusi questa mattina nell’Auditorium dell’Università degli Studi della Tuscia per la 35ª edizione del Premio Alessandro Vismara, evento che celebra cultura, impegno e giovani eccellenze nel nome di un uomo che ha fatto della verità e dell’educazione il proprio vessillo.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il Liceo Musicale Santa Rosa da Viterbo, ha visto protagonisti gli studenti delle classi di musica, giornalismo e fotografia, in una mattinata intensa e vibrante, moderata dal giornalista Federico Usai.
Ad aprire la cerimonia sono state le delicate armonie della classe di Musica da Camera guidata dalla professoressa Micaela Galamini, con la suggestiva esecuzione della Trio Sonata in D Major di J.J. Quantz interpretata da Ludovica Turchi (5AM), Irene Oriolesi (4AM) e Giada Miotto (3AM), tutte all’oboe.
A seguire, Niccolò Zezza (3AM) si è esibito nel Concerto per viola nello stile di Bach, accompagnato al pianoforte dal suo professore Giorgio Battiglioni, in un momento di grande intensità emotiva.
Momento centrale è stata la premiazione del concorso giornalistico 'Vismara', con il dirigente scolastico Dott. Alessandro Ernestini che ha dichiarato: “È un orgoglio per il nostro liceo. Questo premio è un fiore all’occhiello, un percorso che crea sinergie, un valore aggiunto, un aspetto magico. Ringrazio la famiglia Vismara e i ragazzi: per me ogni anno è una felicità.”
Premiati: Giulia Albis (3AM) – Primo classificato, Ludovico Precoma (3AM) e Francesco Ceppari (5BU) – Secondi classificati ex aequo e Niccolò Zezza (3AM) – Terzo classificato, Menzione speciale: Arianna Massa (5DU)
Premiati anche i migliori scatti della sezione fotografica:Giovanni Paolo Ciorba (3CU), Ksenia Del Bravo (3CU), Riccardo Leone (5AM), Menzione speciale: Angelica Mordecchi (3BE)
Non sono mancati altri straordinari momenti musicali, come l’esecuzione di Ludovico Precoma (3AM) con lo Scherzo op. 20 n. 1 di F. Chopin, seguito dall’interpretazione intensa di Giulia Albis (3AM) con il Preludio op. 3 n. 2 di S. Rachmaninov, guidata dal prof. Matteo Biscetti.
Commovente l’intervento della prof.ssa Maria Zambotti Cantarella, che ha ricordato con affetto e ammirazione il professor Alessandro Vismara: “Non era solo un docente amato e stimato, ma un combattente. I viterbesi devono a lui la possibilità di avere oggi un’aula universitaria. Questo premio mantiene viva la sua memoria ogni anno.”
Ha concluso la mattinata un momento di grande commozione con le parole del figlio, giornalista, collega e amico Massimiliano Vismara:
“Alessandro Vismara, così lo chiamo io, ha speso la vita insegnando ai ragazzi, cercando di far loro trovare la strada migliore. La memoria ci permette di esplorare la vita all’indietro, donandole immortalità.”
Un evento che conferma il Premio Vismara come punto di riferimento culturale per l’intera provincia, custode della memoria e trampolino per le nuove generazioni.