ANNO 15 n° 293
Porto di Tarquinia, il M5S: “Basta propaganda, servono dati concreti e un progetto sostenibile”
I pentastellati smentiscono le cifre diffuse su 1.500 posti di lavoro
20/10/2025 - 02:08

TARQUINIA - Il M5S di Tarquinia ritiene doveroso, ancora una volta, riportare il dibattito sul porticciolo turistico all'interno di un contesto di serietà, concretezza e responsabilità istituzionale, superando definitivamente le affermazioni propagandistiche e i numeri privi di fondamento che rischiano solo di alimentare confusione e false aspettative nella cittadinanza.

Nel corso di un recente incontro politico, alla presenza di un assessore regionale, è stata nuovamente diffusa la notizia secondo cui la realizzazione del porticciolo potrebbe generare 1.500 posti di lavoro. Un'affermazione che, ancora una volta, si rivela destituita di ogni riscontro tecnico e che nulla ha a che vedere con una visione seria e sostenibile dello sviluppo del territorio.

È opportuno ricordare che il Piano regionale dei porti individua l'area di intervento alla foce del fiume Marta, un tratto di costa che gli stessi uffici regionali hanno definito 'sconsigliato', a causa della natura sabbiosa dei fondali e delle note criticità legate all'erosione costiera.

Sin dalla stesura del programma elettorale, abbiamo manifestato la chiara volontà di affrontare il tema del porto come una vera opportunità per Tarquinia, da sviluppare in modo realistico, ecosostenibile e compatibile con l'ambiente e le esigenze locali. La nostra idea di portualità turistica è fondata su analisi concrete e su una visione che guarda all'interesse collettivo, non alla propaganda.

Un porticciolo turistico in grado di ospitare circa 500 natanti da diporto potrebbe generare, secondo uno studio di Confindustria Nautica, 1 posto di lavoro diretto ogni 30 posti barca, e un indotto di circa 1 occupato ogni 3,8 posti barca, per un totale compreso tra 75 e 110 unità lavorative annue. Nel caso di un porto per imbarcazioni fino a 24 metri, la cifra complessiva potrebbe raggiungere 170 unità occupazionali. Questi dati, e non altri, rappresentano la base per una valutazione seria e trasparente.

L'analisi della domanda locale conferma inoltre che il territorio tarquiniese esprime una potenzialità portuale di circa 400 natanti. Una realtà che suggerisce, con chiarezza, la necessità di un porticciolo a misura del territorio (indicazione presente anche nel piano dei porti regionale), non di un'infrastruttura sproporzionata o insostenibile.

Il nostro impegno rimane quello di realizzare un'infrastruttura moderna, sostenibile e utile alla città, capace di valorizzare la vocazione turistica e marittima di Tarquinia, nel pieno rispetto dell'ambiente e delle risorse naturali.

Un progetto a misura di territorio, per un futuro concreto, condiviso e privo di strumentalizzazioni.






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