PONZANO ROMANO - Ancora un nulla di fatto questa mattina durante l’ennesimo sopralluogo delle forze dell’ordine, del Corpo Forestale e della ASL veterinaria presso l’allevamento abusivo di Husky a Ponzano Romano. Nonostante la gravità della situazione e le numerose segnalazioni nel tempo, le autorità non hanno potuto accedere ai locali in cui si trovano centinaia di cani, bloccate, ancora una volta, da un cancello chiuso.
“È sconcertante che ogni volta ci si limiti a constatare l’impossibilità di entrare senza mai richiedere al magistrato un accesso immediato – dichiara Gabriella Caramanica, segretaria nazionale del partito politico REA – Si lascia così all’allevatore il tempo necessario per sistemare o nascondere le prove di eventuali irregolarità.”
La vicenda è ormai nota da tempo, con un sequestro già disposto in passato, ma che non ha prodotto risultati tangibili. Al contrario, il numero di animali detenuti sarebbe addirittura aumentato.
“Stiamo parlando di 238 cani, in un contesto in cui il rischio di riproduzione incontrollata è evidente – denuncia ancora Caramanica – È inaccettabile che, nonostante l’intervento reiterato di ASL e forze dell’ordine, non siano stati chiesti provvedimenti d’urgenza per tutelare il benessere degli animali e ripristinare la legalità.”
Secondo REA, il perdurare di una situazione simile mette in discussione l’efficacia delle istituzioni locali e il rispetto della legge stessa. “È una vergogna tutta italiana”. Mentre il caso continua ad alimentare polemiche e indignazione, resta la domanda inevasa su come sia possibile che, di fronte a un’emergenza conclamata, le autorità non riescano a superare un cancello chiuso.