ANNO 14 n° 120
Polidori, il Riesame
si riserva
Sulla richiesta di revoca dei domiciliari, ancora nessuna decisione

VIGNANELLO – Bisognerà attendere ancora qualche giorno, per scoprire la decisione del tribunale delle libertà di Roma sulle sorti giudiziarie di Jacopo Polidori, agli arresti domiciliari dallo scorso 3 marzo.. Il Riesame, chiamato a rispondere sulla revoca della misura cautelare presentata dal difensore del ragazzo, si è infatti riservato.

Un’udienza che si è tenuta regolarmente alla presenza anche del pubblico ministero Stefano D’Arma, che, a seguito dell’aggressione di Vignanello dello scorso 11 febbraio, aveva chiesto l’arresto per il presunto responsabile, il 30enne Polidori. Un arresto, poi, convalidato e applicato dal gip viterbese Savina Poli a distanza di sette giorni, per ''la gravità degli indizi a carico del ragazzo’’.

Il 30enne, presidente della sezione Casapound Cimini è indagato per lesioni personali colpose ai danni di Paolo E., di qualche anno più piccolo di lui: lo scorso 11 febbraio, all’uscita di una pizzeria di Vignanello, sarebbe stato strattonato e colpito da un gruppo di giovani militanti del movimento politico di estrema destra, ''solamente per aver espresso su Facebook un proprio pensiero’’, totalmente distante da quello del partito di Polidori.

La pubblicazione di una vignetta satirica, dato di per sé pacifico, che avrebbe, però, fatto scattare la reazione da parte dell’indagato. Una reazione scaturita da così futili motivi e da uno stimolo esterno di così lievità, che sarebbe per il gip totalmente sproporzionata rispetto all’offesa subita.

Ecco perché il giudice Poli aveva negato al 30enne di allontanarsi da casa anche per lavorare e di non comunicare con alcun mezzo con l’ambiente esterno. Un’ordinanza, impugnata dalla difesa in appello, che ora aspetta di essere confermata oppure totalmente rovesciata.






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