ANNO 14 n° 133
Pneumatici spaccati e cadute, il Comune rischia un salasso
Boom di richieste per risarcimento danni. Intanto si decide se liquidare un cittadino gią dopo la prima sentenza
18/12/2019 - 06:42

VITERBO - Marciapiedi dissestati che causano cadute e asfalto groviera sul quale gli pneumatici delle auto esplodono come fossero palloncini: chi incappa in incidenti di questo genere di solito deve aspettare di avere in mano una sentenza definitiva che gli dia ragione per far sì che il Comune paghi il risarcimento dovuto. A volte anche molti anni.

Questo almeno fino a oggi. Per la prima volta infatti un cittadino che ha in corso un contenzioso con il Comune di Viterbo potrebbe accorciare di molto i tempi che servono per rientrare economicamente dei danni subiti in circostanze simili. Già dopo la sentenza di primo grado. Se ne discute stamani a Palazzo dei Priori, dove è stata convocata una seduta della seconda commissione consiliare. All’ordine del giorno debiti fuori bilancio e il riconoscimento della loro legittimità.

A illustrare il motivo per cui il Comune dovrebbe anticipare queste somme sarà il dirigente con una dettagliata relazione. Si parla del pagamento di una cifra che si aggira intorno ai 30mila euro. Se la minoranza sembra già orientata a votare contro il provvedimento, per i consiglieri della maggioranza si apre invece un bel dilemma. Al di là della legittimità o meno del caso, un voto favorevole oggi, si potrebbe trasformare domani in una richiesta di chiarimenti da parte della giustizia contabile; inoltre, sempre in caso di assenso, la decisione si potrebbe trasformare in una sorta di precedente a cui centinaia di altre persone che hanno in piedi un contenzioso non ancora risolto con Palazzo dei Priori, ma che sono già in possesso di sentenze intermedie a loro favore, potrebbero chiedere di aver accesso allo stresso tipo di trattamento.

A quel punto le casse del Comune potrebbero andare verso un vero e proprio salasso, visto che a Viterbo, ma lo stesso trend si registra anche elle altre città italiane, si registra a un vero e proprio boom di richieste di risarcimento danni per cadute e simili. Episodi che, se è vero che spesso sono collegati ai ritardi e alle difficoltà delle Amministrazioni nei lavori di manutenzione di asfalto e marciapiedi, dall’altro hanno fatto emergere anche delle vere e proprie truffe ai danni dei Comuni.






Facebook Twitter Rss