ANNO 15 n° 123
'Pił diritti per i lavoratori agricoli': Cgil, Cisl e Uil scendono in piazza
Appuntamento oggi a Viterbo a piazza Dante: 'Una manifestazione per sollecitare la politica e migliorare la vita di queste persone'
Alessandra
03/05/2025 - 08:42
di Alessandra Sorge

VITERBO - 'Piu diritti per i braccianti agricoli, più dignità per i lavoratori'. E' con questo slogan che si terrà oggi pomeriggio alle 17.30 a piazza Dante una grande manifestazione a sostegno dei lavoratori impiegati nel settore agricolo organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.  Manifestazione che nasce dopo la mancata firma del contratto provinciale per gli operai del settore agricolo nella Tuscia e che secondo le intenzioni dei segretari Nati, Piferi e Biagioli: 'Vuole riportare la questione dei braccianti all'attenzione della politica locale affinché diventi una priorità sociale non solo di Viterbo, ma di tutta la provincia'. 

Emerge dunque, nei piani dei tre segretari, la volontà di aprire ad un confronto con le istituzioni ad una sorta di piattaforma condivisa tra enti, lavoratori e sindacati per migliorare la vita dei braccianti. In più occasioni sono state rimarcate le criticità che affliggono gli operai del settore, soprattutto per la manodopera straniera: iter burocratici farraginosi, ritmi troppo lenti e mancanza di supporto a specifiche richieste sono la punta dell'iceberg di un problema che getta radici profonde nel tessuto sociale e nel contesto agricolo nella fattispecie.

Nella provincia di Viterbo sono impiegati circa l'80 percento di lavoratori stranieri che ogni giorno devono fare i conti con situazioni di estrema vulnerabilità legate alla mancanza di supporto sanitario, legale o abitativo. Con il risultato che molti di loro vengono trattati come forza lavoro 'usa e getta', senza tutele e senza voce.

'Serve una vera e propria emancipazione culturale - è il monito dei tre segretari - e una ridefinizione del contratto di lavoro (non condiviso da Confagricoltura che ha poi portato alla chiusura delle trattative), finalmente innovativo'. 

Per i tre segretari si tratta di una battaglia di civiltà: ai lavoratori vanno garantiti alloggi dignitosi, maggiori controlli sul lavoro e percorsi di integrazione. Condizioni che la politica ' non può più ignorare'.

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Studenti al fianco dei lavoratori agricoli della Tuscia

Il Sindacato Studentesco PerCorso e la Rete degli Studenti Medi di Viterbo: 'Riteniamo fondamentale che la voce degli studenti si unisca con forza a quella dei lavoratori agricoli. La battaglia che i sindacati stanno portando avanti non è distante dalle nostre rivendicazioni. La precarietà, lo sfruttamento, la mancanza di tutele e la negazione dei diritti fondamentali sono problematiche che, pur manifestandosi in contesti differenti, affliggono anche il mondo studentesco. Pensiamo alle difficoltà economiche che spesso costringono molti di noi a rinunciare agli studi o a doverli conciliare con lavori precari e malpagati.

Pensiamo alle discriminazioni pesantissime nei confronti delle persone internazionali quando cercano una casa o una stanza in affitto. Negare il diritto alla casa è negare il diritto allo studio e negare la dignità della persona.

La dignità del lavoro e il diritto a condizioni di vita eque sono principi universali che ci accomunano. Sostenere le braccianti e i braccianti agricoli della Tuscia significa difendere un modello di società basato sul rispetto della persona e dei suoi diritti, un modello in cui il lavoro non sia sinonimo di sfruttamento ma di realizzazione personale e collettiva.

Comprendiamo e condividiamo la denuncia dei sindacati verso atteggiamenti che, dopo aver sottoscritto accordi innovativi, si sottraggono alla loro piena attuazione. Questo comportamento mina la fiducia e ostacola il progresso verso condizioni di lavoro più giuste.

Invitiamo tutti gli studenti e le studentesse di Viterbo a partecipare attivamente alla manifestazione domani sabato 3 maggio in Piazza Dante. Scendiamo in piazza al fianco dei lavoratori agricoli per far sentire la nostra solidarietà e per ribadire che la loro battaglia per la dignità è anche la nostra. Uniti, studenti e lavoratori, possiamo costruire un futuro più giusto per tutti.






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