ANNO 14 n° 89
Pietro Orlandi al Midossi di Nepi per ricordare la sorella scomparsa Emanuela
Promotore dell'incontro il comitato studentesco:'La sua storia non deve essere dimenticata'
Alessandra
29/03/2023 - 06:29
di Alessandra Sorge

NEPI - Ricordare Emanuela Orlandi a quarant'anni dalla sua scomparsa. Far si che la sua storia resti viva nella memoria delle giovani generazioni e il suo ricordo non si disperda nella nebbia del tempo tra i fitti silenzi e le verità nascoste di uno dei grandi misteri irrosolti del nostro paese. E' questo il senso dell'iniziativa promossa dal comitato studentesco del liceo linguistico e delle scienze umane Midossi di Nepi che ha visto protagonista Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina vaticana misteriosamente scomparsa il 22 giugno del 1983.

L'incontro si è svolto presso l'Auditorium di Nepi con il coinvolgimento di circa duecento alunni. Referente del progetto, la professoressa Elena Procacci.

'Sono state due ore molto intense - ha riferito l'insegnante - durante le quali il signor Orlandi ha raccontato quarant'anni di lotta per ottenere la verità sulla scomparsa di sua sorella. Anni di battaglie, ricorsi, depistaggi, anni in cui la sua famiglia si è battuta contro il muro di omertà costruito da chi probabilmente conosce la verità ma preferisce non parlare.

Orlandi si è soffermato su tanti aspetti di Emanuela - ha sottolineato la professoressa - , ha parlato del suo carattere, e di molti lati della sua vita privata, incalzato anche dalla curiosità degli studenti che avevano seguito la serie Netflix 'Vatican Girl', e da cui è nata l'idea dell'invito. Gli studenti erano particolarmente attenti e hanno rivolto numerose domande per capire meglio i dettagli di questa intrigata vicenda segno che, sebbene siano passati quasi quarant'anni dalla sua scomparsa, la storia di Emanuela continua ad incuriosire e destare vivo interesse'.

'Ed è proprio questo il messaggio che ha voluto lanciare il signor Orlandi ai ragazzi- conclude - ossia quello di non arrendersi di fronte alle ingiustizie, ma di andare avanti con coraggio nelle proprie battaglie sempre alla ricerca della verità'.

Cosa che per quarant'anni ha fatto la famiglia Orlandi, con ostinata determinazione, nonostante gli ostacoli e l'ostruzionismo di chi ha cercato di insabbiare la verità, o come ha ammesso lo stesso Pietro Orlandi durante l'incontro:'Come il Vaticano da cui ancora oggi attendiamo di essere convocati per portare nuove prove sulla scomparsa di Emanuela, sebbene dopo la morte di papa Benedetto XVI sia stata aperta un'inchiesta vaticana'.

Più recente, invece, l'approvazione da parte della camera dei deputati dell'apertura di una commissione d'inchiesta parlamentare sulla scomparsa di Emanuela, approvata la scorsa settimana.






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