ANNO 15 n° 117
Peruzzi, un viterbese sul tetto del mondo
22/03/2021 - 16:22

VITERBO - La provincia di Viterbo ha in Angelo Peruzzi il suo più grande rappresentante di sempre. L'ex portiere nato nel 1970 nel piccolo comune di Blera è stato uno dei più grandi esponenti del suo ruolo negli anni '90 e 2000 in Italia, quella che da sempre è conosciuta come la patria dei portieri. L'attuale team manager della Lazio ha vissuto una carriera ad altissimi livelli, andando ben al di là delle proiezioni di chi lo aveva visto giocare in provincia da giovanissimo. Parliamo, in fin dei conti, di un giocatore che si è aggiudicato per tre volte il premio dedicato dall'associazione dei calciatori come miglior portiere della stagione di Serie A nel 97, nel 98 e finanche nel 2007, quando vestiva proprio la maglia della sua squadra attuale, ossia la Lazio.

Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Roma, il viterbese avrebbe esordito in Serie A nella stagione 1997-98, prima dunque di compiere i 18 anni. Il suo ruolo da predestinato lo ha proiettato subito in un'altra dimensione e il suo enorme talento, soprattutto nel volare tra i pali, attirò l'attenzione della Juventus, la quale lo ingaggiò nell'estate del 1991 per affidargli la maglia da titolare. Con la squadra bianconera, la quale adesso si presenta come terza incomoda dietro Inter e Milan nella lotta per lo Scudetto secondo quanto pubblicato da Winbetnews, Peruzzi avrebbe fatto vedere in mondovisione di che pasta fosse fatto. Dai riflessi felini, il viterbese avrebbe giocato otto stagioni con la Vecchia Signora prima di passare prima all'Inter e poi alla Lazio. Durante la sua esperienza in bianconero Peruzzi conquistò anche il posto da titolare nella nazionale italiana, anche se un infortunio gli impedì di giocare il mondiale di Francia 1998, lasciando così spazio al secondo Gianluca Pagliuca. Con la Juventus il portiere laziale vinse praticamente tutto, in special modo una storica Champions League, alzata al cielo nel maggio del 1996 in finale contro l'Ajax, che è anche l'ultimo titolo internazionale conquistato dai bianconeri.

Dall'indole affabile e grande leader di ogni spogliatoio nel quale è stato, Peruzzi ha vissuto una seconda giovinezza alla Lazio, dove approdò in una stagione 2000-01 nella quale i biancocelesti non riuscirono a difendere il titolo di campioni d'Italia conquistato durante la stagione precedente. La sua esperienza e il suo talento tra i pali furono importanti per portare la squadra biancoceleste a buoni risultati e anche a esperienze di livello in Europa. Il suo carattere da leader assoluto dello spogliatoio alla Lazio fu premiato prima da Giovanni Trapattoni, che lo richiamò in nazionale dopo sette anni, e poi da Marcello Lippi, il quale lo portò come secondo portiere ai mondiali di Germania 2006, una competizione che la nazionale italiana vinse anche grazie alla presenza di un personaggio come lui in rosa.

Ritiratosi nell'estate del 2007, proprio dopo aver vinto il suo terzo titolo di sempre come miglior portiere della Serie A, Peruzzi continua a essere un uomo importante e influente nel mondo del calcio.






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